Pentone, Caritas cena solidale

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PENTONE (CZ) 05 GENNAIO 2014 - Venerdì si è tenuta una cena solidale organizzata dalla Caritas della parrocchia di Pentone. Di seguito una nota, nella prossima mail vi invio le foto

Una cena sobria e qualche ora passata insieme tra suoni d’oltreoceano e convivialità, si è tenuta venerdì presso il salone del Santuario di Termine. Per il terzo anno, il gruppo Caritas della parrocchia di Pentone ha organizzato una cena solidale per raccogliere fondi a favore delle famiglie in difficoltà. A inizio serata, i saluti del parroco, Don Gaetano Rocca e del referente della Caritas parrocchiale, Filippo Pullano.
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Oltre a introdurre allo spirito della serata, i due hanno fatto il punto sul banco alimentare: fino alla fine del 2013, tramite il programma europeo PEAD, sono arrivati direttamente i prodotti alimentari, ma Parlamento e Commissione europea hanno deciso di sostituire l’invio di derrate alimentari con il trasferimento di fondi.

Il banco alimentare, quindi, per il momento rischia di restare a secco: migliaia di persone potrebbero perdere un aiuto fondamentale. Per questo motivo, la Caritas di Pentone ha fatto sua un’iniziativa alternativa: la rete della solidarietà.

Ogni mese, il primo mercoledì del mese, chi aderisce può donare dei generi alimentari. Secondo quanto può e vuole dare. «Anche due litri di latte vanno bene», ha precisato Filippo Pullano. Chi volesse contribuire in questo senso, può contattare il referente (filippo.pullano@poste.it o 3389986961).

La cena di venerdì è stata sobria in accordo con lo spirito dell’iniziativa. A prepararla, i volontari e le volontarie del gruppo Caritas che nel pomeriggio si sono messi ai fornelli. Dopo la cena, i tavoli sono stati messi da parte per lasciare spazio al gruppo della scuola di danza ‘Caribe Soy’, delegata in Italia a rappresentare l’ I.D.C. Colombia (Instituto Districtal de Cultura) e diretta da Nelsa Lucìa Anillo Gòmez. I ballerini e le ballerine hanno proposto anche la cumbia colombiana, incontro fra Africa, Europa e cultura indigena. Il gruppo è in linea con lo spirito della serata. Ogni anno, infatti, raccoglie fondi per la Fondazione Natuzza e per associazioni colombiane.


Notizia segnalata da: (Rita Paonessa)

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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