Migranti, scontro Ue-Austria. Renzi: "Niente fondi a chi non è solidale"
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BRUXELLES, 19 FEBBRAIO 2016 - Da Bruxelles il premier italiano tuona contro l’Austria e i paesi dell’Est: “Inizia ora la fase della programmazione dei fondi 2020. O siete solidali nel dare e nel prendere, oppure smettiamo di essere solidali noi Paesi contributori”. [MORE]
La prima sessione di lavoro del Consiglio europeo a Bruxelles, dedicata soprattutto al negoziato con Londra per scongiurare la Brexit, è servita anche ad affrontare il tema della crisi migratoria. È un vero e proprio scontro tra la Commissione Ue e l'Austria, dopo la decisione di imporre un tetto giornaliero di richieste di asilo (80) definito «incompatibile» con il diritto internazionale dal commissario europeo alle Migrazioni, Dmitri Avramopoulos. Il cancelliere austriaco, Werner Faymann, ha affermato a Bruxelles che Vienna resterà sulla posizione assunta. «Dal punto di vista politico, è impensabile che l'Austria accolga tutti i richiedenti asilo dell'Europa», ha dichiarato a margine del vertice Ue.
Non si è fatta attendere anche la reazione del premier Matteo Renzi che è intervenuto sulla posizione presa da Vienna: «L’Austria ha una posizione comprensibilmente molto difficile. Ha più richiedenti asilo dell’Italia in termini assoluti, tuttavia non possiamo immaginare di chiudere il Brennero, uno dei tanti elementi di unione in Europa. Si tratta di lavorare insieme. Un anno fa questa tematica era solo italiana, pian piano, giorno dopo giorno abbiamo convinto le istituzioni europee a occuparsi di una questione di portata storica, e che ha bisogno di una strategia europea». Poi l’affondo sui finanziamenti da assegnare ai paesi ospitanti: «La solidarietà non può essere solo nel prendere. Inizia ora la fase della programmazione dei fondi 2020. O siete solidali nel dare e nel prendere, oppure smettiamo di essere solidali noi Paesi contributori. E poi vediamo».
(fonte immagine telegraph.co.uk)
Giuseppe Sanzi