Mario Monti è disponibile. Le elezioni politiche in Italia sono praticamente inutili
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Roma 29 settembre 2012 - Si sta sempre di più profilando l’eventualità di un nuovo governo Monti dopo le politiche del 2013. Il professore non si candiderebbe, lo ha già detto e ripetuto, ma è a disposizione per poter continuare ad essere utile al paese. Nel clima di incertezza, dunque, che affligge tutti i partiti con chi allearsi e come farlo con un minimo di buon gusto, si aggiunge l’unica certezza prospettata agli italiani: Monti. Uno su tutti, l’on. Casini che di casini in vita sua ne ha combinati tanti e tutti gravi, si dice assolutamente favorevole da subito a prenotare la presidenza del consiglio al Monti secondo. Figuriamoci con quale e quanta passione gli elettori dovranno votare l’atteggiamento tipico di un fallito che chiede un prestito a perdere.
Quale credibilità, non c’è che dire. Si sconvolgono con ciò tutte le regole democratiche vere o presunte che siano. Vere o presunte a questo punto perché sappiamo solo oggi che tutto si può fare, basta affermare una urgenza. Non esiste più Costituzione che tenga, regole democratiche, partecipazioni ecc. Insomma andremo a votare. Poi, indipendentemente da chi vincerà, destra, sinistra o centro, il prof. Monti guiderà la nuova compagine di governo. Immaginiamo che egli nominerà i ministri della compagine governativa su base percentuale a seconda dei voti che i partiti avranno ottenuto.
Forse le nomine ministeriali dovranno tenere conto anche del numero più o meno alto dei suffragi per scegliere i ministri con portafoglio. Ma forse potrebbe, per giustizia si capisce, prescindere dai voti ottenuti dalle compagini vincenti le elezioni e nominare persone di sua fiducia. Un secondo governo Monti con tutti i partecipanti del primo. Perché no? Sarebbe giusto anche questo atteggiamento che non scontenterebbe nessuno dei partiti.
Una questione di delicatezza istituzionale, per così dire. Ma, se tutto questo si verificherà, perché andare alle urne e spendere una marea di milioni? Non sarebbe meglio andare avanti senza soluzione di continuità con questo governo che, a detta di tutti, è il migliore possibile? Le elezioni in Italia sono praticamente inutili, almeno risparmiamo qualche soldo che ne abbiamo tanto bisogno. Tutti d’accordo possiamo, sembra di capire, fare qualsiasi cosa basta che nessuno si scandalizzi e sollevi il problema. In ogni caso sarà proprio un bel vedere e se staremo attenti alle ipocrisie dei leaders di partito, potremo azzardare una sorta di “divertimento” sulla nostra stessa pelle[MORE]
Salvatore Viglia