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ROMA, 27 LUGLIO 2015. All’Agenzia europea dei farmaci (Ema) sono state sottoposte 230 mila pagine contenenti i dati di una ricerca condotta negli ultimi 30 anni, ricerca che ha portato alla produzione del Mosquirix, primo vaccino al mondo contro la malaria la cui distribuzione fuori dall’Unione europea è stata autorizzata dall’Ema. La notizia è stata accolta con giubilo dalla comunità medica che è impegnata a combattere questa malattia nelle zone del mondo più colpite.
Il vaccino verrà distribuito in quei paesi, come l’Africa soprattutto nella parte sub-sahariana, dove la diffusione della malaria è endemica; al trattamento saranno sottoposti i bambini di età compresa tra le 6 settimane e i 17 mesi.
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All’approvazione data dall’Ema dovranno fare seguito il parere positivo della Organizzazione mondiale della sanità, che si spera arrivi entro la fine dell’anno, e poi il benestare dei governi africani che dovranno organizzare e gestire il programma di vaccinazioni.
Prima dell’approvazione il vaccino era stato sperimentato in 7 paese africani ma i risultati ottenuti non erano quelli sperati: infatti si è visto che è stato possibile prevenire la malaria nel 56% dei bambini tra 7 e i 17 mesi e solo nel 31% dei bimbi tra le 6 e le 12 settimane.
In più gli esponenti della comunità scientifica richiamano comunque alla cautela e al buon senso: benché la distribuzione del Mosquirix sia una svolta importante bisogna fare attenzione a non sottrarre risorse da destinare all’acquisto e alla distribuzione di zanzariere, medicinali e test diagnostici per individuare in tempi rapidi la malattia.
(foto: www.wsj.com)
Emanuela Innocenzi