Ispettori Ue a Napoli:"Fondi sbloccati solo se piano funzionante, si alla differenziata"
Cronaca Campania

Ispettori Ue a Napoli:"Fondi sbloccati solo se piano funzionante, si alla differenziata"

martedì 23 novembre, 2010

NAPOLI – Come aveva richiesto ieri, il decreto sull’emergenza rifiuti a Napoli è stato recapitato, nel pomeriggio, al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dal quale verrà esaminato.

Gli ispettori Ue, dopo il primo sopralluogo di ieri e l’incontro con la commissione Ambiente del Consiglio Regionale Campania, avvenuto oggi, hanno parlato dei fondi per la Regione, tramite il capo ispettori, Pia Bucella: “L'assessore Roma conta di avere entro fine aprile un'adozione del piano da parte del Consiglio regionale. I fondi per la Campania erano stati bloccati perché due anni fa, nel momento del caos dei rifiuti, ci è sembrato che non vi fossero garanzie che quei soldi venissero utilizzati al meglio ma i fondi sono sempre lì. [MORE]

Non appena il piano di gestione regionale dei rifiuti sarà adottato e funzionante, i fondi verranno liberati. Vogliamo essere solo sicuri che verranno spesi correttamente”.

L’unica possibilità per Napoli e tutta la Campania, secondo l’ispettore Bucella, è quindi la differenziata. L’urgenza di dover ricorrere ad un piano per la raccolta differenziata, e che sia messo in atto, è prioritaria per la regione e per questo motivo il capo ispettori Ue ha deciso di parlarne anche con Daniele Fortini, l’amministratore delegato dell’Asìa, l’azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti nel capoluogo campano. Fortini ha chiesto di incontrare la Bucella per affrontare la situazione dell’emergenza.

Emergenza rifiuti che a Napoli preoccupa ogni giorno di più: 3000 tonnellate per strada, numeri che crescono a dismisura. Nella giornata di ieri, ha spiegato l’assessore all’Igiene Urbana del Comune di Napoli Paolo Giacomello, sono riusciti a sversare solo 1300 tonnellate.
Ciò che preoccupa sono soprattutto i rischi per la salute dei cittadini, nonostante da più parti arrivino rassicurazioni in merito.
 

 

(Foto manifesto.it)


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