Europa-Regioni: Corte Conti Ue, Italia in ritardo su spesa
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BRUXELLES, 10 NOV - L'Italia ancora fanalino di coda in Europa per l'assorbimento dei fondi strutturali Ue nel 2019, con poco più del 30% dei fondi spesi rispetto a una media Ue del 40%.
E' quanto emerge dalla relazione annuale sull'esercizio finanziario della Corte dei conti europea, in cui si paragona la capacità di assorbimento dei fondi del 2019 e del 2012, anni critici perché rappresentativi dei cicli di spesa a valere sui bilanci settennali dell'Ue (2007-2013 e 2014-2020). La Corte segnala che purtroppo si tratta il fenomeno diffuso poichè nel 2019 il tasso di assorbimento cumulativo Ue dei fondi (il 40% dei 465 miliardi a disposizione per i 7 anni) è risultato inferiore di sei punti percentuali rispetto al 2012.
In Italia il tasso di assorbimento nel 2019 si è invece fermato al 30,7% (superiore solo a quello della Croazia), più o meno lo stesso livello già fatto registrare nel 2012. Secondo i revisori Ue, il lento ritmo di assorbimento è dovuto al ritardo nell'avvio dei programmi di spesa e al tempo concesso per la dichiarazione dei costi, che nel 2014-20 è di tre anni.