Droga, Dia lancia l'allarme: l'Abruzzo è fertile per i narcotrafficanti
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L’AQUILA, 21 FEBBRAIO 2014 – Lancia l’allarme la Dia abruzzese, dopo il recente arresto di 31 esponenti di clan camorrista, di una terra molto fertile alla nascita di narcotraffico. Secondo il rapporto del sostituto procuratore, Olga Capasso, nel suo capitolo dedicato al narcotraffico, ‹‹L’Abruzzo non è immune alla droga che circola e s’introduce con facilità››. [MORE]
Nel rapporto che va da giugno 2012 a luglio 2013 si evince che l’Abruzzo si caratterizza per la presenza di alcune famiglie di origine nomade insediate stabilmente nella costa abruzzese, che va dalla provincia pescarese a quella teramana. Secondo la Capasso, i rapporti con i Paesi d’origine e la loro attitudine al trasporto di stupefacenti anche attraverso il proprio corpo, li rende facili trasportatori di droga nel territorio abruzzese dove hanno stretto rapporti con la popolazione del luogo.
Ma questo non è tutto. Il sostituto procuratore nota, infine, come la vicinanza geografica con la camorra favorisca i rapporti tra i rom insediati e i clan campani creando quindi un estensione del narcotraffico più organizzata e difficilmente sradicabile, nonostante il territorio abruzzese sia lontano dalla nascita di associazione di stampo mafioso autoctono.
Erica Benedettelli
[immagine da histonium.net]