Don Francesco Cristofaro: 19 anni di sacerdozio e un libro
Chiesa e Società Lazio Roma

Don Francesco Cristofaro: 19 anni di sacerdozio e un libro

mercoledì 9 aprile, 2025

Era il 9 aprile 2006 quando, nella chiesa Santa Madonna del Carmine di Uria, piccola frazione di Sellia Marina, il giovane diacono veniva consacrato sacerdote per l’imposizione delle mani di sua eccellenza monsignor Antonio Ciliberti, allora vescovo di Catanzaro Squillace.

Era una domenica delle palme quel giorno. L’attesa e l’emozione erano grandi per l’intera comunità che lo aveva visto crescere e formarsi.

Il 19º anniversario di sacerdozio è segnato dall’uscita di un nuovo libro di Don Francesco Cristofaro, dal titolo “Luce sul mio cammino. Viaggio nella misericordia del Signore”. (BUR RIZZOLI).

Nel libro, il parroco di Santa Maria Assunta in Simeri, ripercorre in un bellissimo viaggio fotografico tutta la sua vita fino ad oggi.

Una sera d’inverno piovosa e malinconica, Don Francesco Cristofaro si ritrova ad aprire una vecchia scatola piena di fotografie. È il momento di prepararsi per l’ennesimo trasloco, e dunque di fermarsi a fare un bilancio della propria esperienza sacerdotale fino ad oggi. Da qui prende il via l’autore per percorrere la strada, spesso accidentata, che lo ha portato a scegliere di consacrarsi al Signore e a confrontarsi con persone segnate dalla perdita, dal dolore e dalla malattia.

Accompagnandoci con aneddoti personali divertenti e teneri, esperienze indelebili, Don Francesco accosta la sua testimonianza a quella di uomini e donne come noi che nelle difficoltà hanno cercato la misericordia di Dio e che solo lì hanno trovato sollievo.

Un libro che ci invita a porgere la mano agli altri, fermarci un attimo e riflettere sulla nostra esistenza e che ci reca alcune preziose pagine di preghiere e meditazione, perché possiamo scoprire la vera gioia attraverso il dialogo con il Padre.

I primi anni di vita, il piccolo li trascorre a Botricello. Poi si trasferisce con la famiglia nella vicina Sellia Marina.

Inizia un percorso difficile, fatto di visite mediche, viaggi della speranza, fisioterapia, interventi chirurgici. Ma l’aspetto più difficile che il piccolo Francesco ha dovuto affrontare è stata l’emarginazione sociale, il sentirsi dire parole come “poverino”, “incapace”, “inutile”.

Queste parole lo segnano così tanto da non accettarsi, rifiutando la sua vita e pensando anche a gesti estremi.

<<Crescendo, ho incominciato a frequentare la chiesa in preparazione al sacramento della prima comunione. Da quel momento non l’ho più abbandonata. Mi sono sempre sentito accolto e amato dalla chiesa, dai parroci che si sono susseguiti, dai catechisti, da persone sante e illuminate che il Signore ha posto sul mio cammino. Grazie a loro ho capito che anche io potevo essere uno strumento di grazia nelle mani di Dio. Grazie a loro ho compreso che Dio non fa preferenze di persone. Grazie a loro ho compreso che non importa avere gambe forti per servire e amare Dio e i fratelli, ma è necessario avere un cuore innamorato. Poi c'è il resto, lo fa Dio.>>

Oggi Don Francesco Cristofaro è un sacerdote apprezzato, amato e seguito in tutto il territorio nazionale e oltre i confini nazionali per la sua intensa attività di scrittore di best seller editi da Rizzoli, San Paolo ma anche per il suo servizio televisivo e sui social media dove quotidianamente mantiene un rapporto con quella che oggi lui ama definire la “grande famiglia”. Nel libro, infatti, vengono raccontati molti di questi momenti, di questi incontri.

Don Francesco è un sacerdote umile e innamorato. Lo percepisce subito chi lo incontra e chi lo ascolta. Se provi a fargli un complimento, lui si imbarazza e alzando il dito al cielo dice “è tutto merito suo e della Mamma celeste”.

Abbiamo chiesto, in conclusione, a Francesco un bilancio di questi 19 anni di sacerdozio e lui ci ha risposto così: “Sono un prete felice e sono felice di essere prete. La nostra è una missione difficile e delicata. Nulla potremmo con le nostre sole forze umane. Tutto è dono di Dio. Tutto è grazia di Dio. Noi dobbiamo consegnare a Lui la nostra vita e Lui continuerà attraverso noi ad essere presente in questo mondo che tanto bisogno della luce del Vangelo. In questi anni ho imparato l’arte della dedicazione e della gentilezza. Per tanto tempo l’insensibilità e l’uso di atteggiamenti e parole sbagliate mi hanno ferito. Oggi comprendo quanto un approccio delicato, gentile, misericordioso possa aiutare concretamente l’altro.

Questo pomeriggio alle ore 18:00 nella chiesa Immacolata di Soverato Don Francesco presiederà la Santa messa e al termine presenterà il suo nuovo libro. Auguri Don Francesco.


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