Dl Enti locali, in Senato manca per 4 volte il numero legale
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ROMA, 27 LUGLIO 2015 - In Senato, la quadruplice assenza del numero legale, ha oggi comportato la sospensione della seduta, rinviata, di fatto, a domattina.[MORE]
LA DILAGANTE ASSENZA
Slitta nuovamente la discussione sul provvedimento riguardante gli Enti locali. Prevista per oggi, è stata rinviata a domattina, alle 9, a causa del desertico scenario presentatosi a Palazzo Madama che ha determinato la mancata conversione, in legge, del dl Enti locali. Il documento contiene, tra le altre, anche le manovre riguardanti i tagli alla sanità. Il numero legale, per procedere alla votazione, è risultato assente ben quattro volte, nel dettaglio, a mancare, per procedere con il dl, erano 2 voti. Presenti, risultavano, infatti, 142 senatori e non i 144 richiesti. Gran parte delle assenze, appartenevano a Area Popolare, che ha annoverato 19 poltrone vuote su 36. Il Pd ha "riempito" 95 scranni su 113, mentre, le Autonomie, 6 su 19. Valeria Fedeli, presidente di turno, ha, dunque, rinviato la seduta a domattina, con la speranza di giungere, in serata ad una votazione. Il governo ha lasciato trasparire l'intenzione di procedere con un maxi-emendamento che contenga le modifiche presenti nel dl, per il quale chiederà la fiducia.
"VUOTI NON GIUSTIFICATI" E POLEMICHE
Luciano Pizzetti, sottosegretario, ha dichiarato "se non vengono a lavorare di lunedì pomeriggio vuol dire che lavoreranno martedì sera". Lucio Malan, senatore di Forza Italia, scrive su Twitter "Vergognoso decreto-legge enti locali. La stessa maggioranza lo boccia". Gianluca Castaldi, capogruppo 5 stelle, su Facebook pubblica “Renzi annuncia la necessità di votare in fretta le fantomatiche riforme del governo, ma i parlamentari in Aula sono assenti. Questo decreto è così vergognoso per i tagli alla sanità e per la cattiva gestione della spesa pubblica, che neanche la maggioranza ha il coraggio di dibattere in Aula”. Magda Angela Zanoni, relatrice Pd, non celando difficoltà e casi insoluti, ha dichiarato "alcuni gravi problemi posti dai senatori, ma anche dal governo, non hanno trovato soluzione, il più delle volte per motivi tecnici o per mancanza di copertura. Solo per fare alcuni esempi: i precari della regione Calabria, l’Arpa della Puglia, la scuola europea di Parma, le problematiche del Molise. Ma la discussione avviata potrà dare i suoi frutti in prossimi provvedimenti, in primo luogo nella legge di Stabilità”.
Fonte foto: ilquotidianoitaliano.it
Ilary Tiralongo