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Catanzaro 11 agosto 2011 - “Il progetto politico di riunificazione della forze socialiste, laiche e riformiste attuato nel corso delle scorse elezioni comunali catanzaresi si è sciolto come neve al sole , dimostrazione che le basi erano di creta e non invece per come mi aspettavo solide e proficue in termini di progettualità politica . [MORE]
Il cartello elettorale con i Popolari Udeur , è la cartina al tornasole della confusione che regna sovrana nei partiti dell’area (PSI, Socialisti Uniti e Nuovo PSI) che dopo le amministrative sono tornate nell’oblio in cui versavano prima delle kermesse elettorale. Poca visibilità probabilmente derivata dalla mancanza di progetti e idee da mettere in campo per differenziare la propria offerta politica in un panorama istituzionale che vede la Calabria e le sue realtà territoriali in forte affanno nella già pesante economia nazionale. E’ amaro dire che non esistono più i partiti socialisti e socialdemocratici in grado di parlare con il proprio elettorato , a differenza di quanto avveniva in un passato neanche troppo remoto; ma esistono solo sigle e simboli da sfoggiare in campagna elettorale a dimostrazione della presenza nell’agone politico per evitare che poi altri se ne possano appropriare attraverso qualche causa civile in Tribunale.
La cruda realtà è questa e chiara dimostrazione né è che nel corso nelle settimane successive alle elezioni amministrative, nessun esponente della lista “Socialisti Uniti-Popolari Udeur”, ad eccezione del solito sottoscritto, si sia rimesso in campo per sostenere qualche iniziativa politica , o abbia dato semplicemente qualche segnale di vita vista l’assoluta sudditanza dei socialisti verso la fantomatica quanto inopportuna alleanza oramai consumata con il PdL.
In conclusione, è evidente che lo stato delle cose rende impossibile proseguire ogni ragionamento di ordine politico con i partito d’area socialista, se poi le stesse non abbracciano di fatto il pensiero del rinnovamento attraverso programmi seri, fattibili e progetti che non sono mere promesse per il momento ma che resistono ben oltre la cabina elettorale e lo sfoglio delle schede ; se tutto ciò per me è un principio assoluto per altri è già tanto se relativo, rendendo a questo punto importante quanto necessario prendere le distanze da questo modo di “fare” politica anche a tutela della onesta e integrità e soprattutto assenza di personalismo che da sempre contraddistingue il mio impegno in per una politica più trasparente, legalitaria e meritocratica.”
Corrado DIDONNA
(notizia segnalata da Corrado Didonna)