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ROMA, 27 GENNAIO 2012 – Raggiunto l’accordo tra la compagnia Costa Crociere e le Associazioni nazionali dei consumatori, per il risarcimento ai passeggeri, dopo il naufragio della nave Costa Concordia al Giglio. Il rimborso pattuito è pari alla cifra forfettaria di 11.000 euro a persona, a copertura di tutti i danni patrimoniali e non, inclusi quelli legati alla perdita del bagaglio e degli effetti personali, al disagio psicologico patito e per il danno della vacanza rovinata. La cifra sarà rimborsata anche ai bambini. A questi si dovranno poi sommare i costi sostenuti da ogni passeggero per la crociera stessa, che variano da persona a persona. In una nota diffusa da Astoi, organizzatrice del tavolo di conciliazione tra Costa e i rappresentati dei consumatori, si precisa che <<l'importo forfettario concordato a titolo di risarcimento è superiore ai limiti risarcitori previsti dalle convenzioni internazionali e dalle leggi vigenti. Tale importo sarà riconosciuto indipendentemente dall'età del passeggero, considerando anche i bambini, sebbene non paganti. Costa si è impegnata altresì a non dedurre, da tale cifra, quanto eventualmente percepito dai clienti per rimborsi assicurativi legati a polizze individualmente stipulate>>.[MORE]
Tale rimborso comunque non riguarda le famiglie delle vittime e dei passeggieri feriti, per i quali è stato necessario effettuare trattamenti sanitari, sul posto. Per questi occorrerà trattare un rimborso, che tenga conto della gravità del danno subito dai singoli individui. Per quanto riguarda le modalità di gestione pratiche, per gli indennizzi, è stato stabilito, sempre tramite accordo tra le parti, che nella sede di Genova di Costa, saranno istituite due unità operative interamente dedicate. Inoltre Costa Crociere metterà a disposizione un indirizzo e-mail ([email protected]) e un numero per le informazioni (848505050). Infine par quanto riguarda gli accrediti degli importi, avverranno entro sette giorni dalla data di accettazione della proposta dei consumatori.
Intanto il Codacons contesta fortemente tale accordo, definendola <<elemosina>> e consigliando ai passeggieri di <<non accettare e di non di non firmare alcunché>>. Il presidente Carlo Rienzi, in proposito ha dichiarato << Si tratta di un’elemosina che i passeggieri della nave non devono assolutamente accettare, è assurda poi la distinzione contenuta nell'accordo tra chi ha subito danni fisici e chi invece non ha riportato ferite: i danni fisici, infatti, sono anche quelli di tipo fisiopsichico, non solo fratture o lesioni fisiche tangibili. Per questo invitiamo i passeggeri della Concordia a sottoporsi a visite mediche che certifichino lo stress psicofisico subito ed eventuali effetti psichici permanenti, che darebbero loro diritto a risarcimenti ben superiori.>>. E ha poi concluso dichiarando che l’unico modo per ottenere un risarcimento proporzionale al danno subito e al rischio corso per la propria incolumità, è quello di aderire alle azioni legali avviate dall’associazione in Italia e negli Usa.
Fonte immagine: sportelloconsumatori.com
Stefania Schirru