Catanzaro: Verrengia (Aiccre) su soppressione uffici del giudice di pace
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CATANZARO 19 GEN 2012 - “La decisione del governo Monti di sopprimere gli uffici del Giudice di Pace, accorpandoli in un’unica sede circondariale, avrà ripercussioni fortemente negative per i cittadini, soprattutto in un territorio come il nostro caratterizzato dalla complessità geografica e da una storica difficoltà nei collegamenti”. E’ quanto sostiene il segretario generale aggiunto dell’Aiccre, [MORE]
Emilio Verrengia, vice presidente del Consiglio provinciale di Catanzaro. “Il provvedimento del governo – spiega Verrengia - cancella dodici sedi nella nostra provincia: otto nel circondario catanzarese (Badolato, Borgia, Chiaravalle Centrale, Cropani, Davoli, Squillace, Taverna e Tiriolo) e quattro in quello lametino (Filadelfia, Maida, Nocera Terinese, Soveria Mannelli). Anche dai paesi più lontani, i cittadini saranno costretti a spostarsi a Catanzaro e Lamezia Terme anche per le più banali controversie giudiziarie, a costo di maggiori disagi e di un aumentodelle spese. I territori saranno quindi privati di importanti presidi di legalità e di tutela dei diritti. Cancellando gli uffici del Giudice di Pace, che rappresentano l’organo giudiziario più vicino al cittadino, si rischia di ingenerare un diffuso sentimento di sfiducia nei confronti del ‘sistema giustizia’.
Soprattutto si rallenterà le definizione dei procedimenti, poiché si finirà per sovraccaricare l’attività delle sedi circondariali, spesso già al limite della funzionalità. Verrà, in sostanza, compresso il diritto fondamentale del cittadino ad avere una effettiva possibilità di ricorrere alla giustizia. Si rischia di aumentare ancora una volta la distanza tra la Calabria e il resto dell’Europa, anche sui temi della cittadinanza e della tutela dei diritti. Nella speranza che il governo riveda la propria decisione, rivolgo un appello ai comuni affinché, in piena sinergia, assumano l’impegno di sostenere i costi degli uffici e del personale amministrativo, per salvaguardare la presenza nei circondari di almeno alcuni uffici periferici e garantire così ai cittadini la vicinanza di un organo giudiziario importante per la vita della comunità”.