Catanzaro, nuovo progetto esecutivo per la Cittadella: è migliorativo ?
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Catanzaro 25 giugno 2011 - Apprendiamo con viva soddisfazione che i lavori della Cittadella Regionale di Catanzaro si concluderanno per il settembre 2013. Dunque dopo oltre quarant’anni dall’avvio del regionalismo, e se questa volta il cronoprogramma sarà effettivamente rispettato, anche la Calabria avrà finalmente la sua Casa, con i suoi uffici accentrati funzionalmente in un’unica grande struttura e soprattutto con una sede che possa rappresentare in modo degno e prestigioso il capoluogo di regione.[MORE]
Pertanto vogliamo e dobbiamo essere fiduciosi rispetto all’opportunità, per tutti i calabresi, che la Cittadella in via di realizzazione lungo Viale Europa consegni un volto nuovo della nostra regione attraverso l’efficienza e la funzionalità dei suoi innovativi spazi, diventando nel contempo il simbolo istituzionale con cui la Calabria possa rappresentarsi ai suoi cittadini ed al suo esterno.
Non conosciamo i dettagli del nuovo progetto esecutivo approvato pochi giorni fa dalla consulta tecnica regionale presieduta dall’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Gentile; tuttavia abbiamo ragioni per immaginare che tutto sia stato predisposto affinché l’Ente valorizzi e tuteli al meglio i propri interessi, che poi sono gli interessi di tutti i calabresi. In questa prospettiva siamo certi che il nuovo progetto esecutivo non abbia sacrificato o ridimensionato nulla del progetto originario. Anzi siamo fiduciosi sulle buone intenzioni politiche di chi ne ha approntato la rivisitazione, essendo semmai lecito attendersi un miglioramento del progetto sotto ogni punto di vista.
Se davvero si vuol rappresentare una nuova stagione politico-sociale per la Calabria, o per lo meno se ne intende favorire il percorso, bisogna lasciare alle spalle le zavorre e le incomprensioni del passato, molto spesso figlie di campanilismi dannosi e dispendiosi. In tal senso occorre soffermarsi sullo spreco di risorse, di tempo, di energie che il duopolio con Reggio ha prodotto in quarant’anni, lavorando attorno all’idea di unificare Consiglio e Giunta Regionale nella stessa sede, che poi è la sede naturale del capoluogo di regione: la Cittadella può essere il simbolo di questo auspicabile ciclo politico-sociale che abbandoni il provincialismo che finora ha danneggiato tutti. Se i calabresi oggi sanno essere maturi, allora questo è il tempo giusto per riportare la Calabria fuori dall’anomalia in cui è stata cacciata negli anni ’70, allorquando si operò una scellerata menomazione del capoluogo.
Menomazione visibile attraverso le ampie spoliazioni subite, e tuttora individuabile persino nelle piccole cose quali la presentazione – al di fuori del capoluogo – di progetti, programmi e quant’altro abbia una valenza regionale. La maturità sopra invocata deve perciò partire dalla politica, la quale ha il dovere di realizzare scelte seguendo criteri di funzionalità e razionalizzazione.
La Cittadella non sia perciò solo il simbolo architettonico della nuova Calabria, ma anche il marchio di un nuovo modo di pensare dei calabresi, scevri da stupidi campanilismi, proiettati verso l’Europa. E che all’Europa vogliono dare di sé una rappresentazione matura, responsabile e unitaria, con un capoluogo che sia messo nelle condizioni di svolgere le proprie funzioni in modo idoneo.
Raffaele Fabiano - Presidente Movimento Civico “Catanzaronelcuore”