Carne di cavallo, via libera dell'Ue ai controlli a tappeto

Simona Peluso
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 BRUXELLES, 15 FEBBRAIO 2013- Dalla Germania all'Inghilterra, passando per Danimarca e Norvegia, lo scandalo della carne di cavallo sta attraversando in pochi giorni l'intera Europa del Nord; oggi pomeriggio, quindi, una raccomandazione della Commissione Europea ha dato il via libera a test di controllo a raffica su tutti i prodotti distribuiti a base di carne di manzo, per verificare l'eventuale presenza di Dna di cavallo e di tracce di fenilbutazone, un antinfiammatorio ampiamente usato sull'animale e dannoso per gli esseri umani.


Da oggi fino alla fine di marzo, tutti gli stati membri saranno chiamati ad effettuare verifiche ad ampio raggio, secondo quanto previsto dal piano europeo: all'Italia toccheranno circa duecento controlli, ma ben altri saranno i numeri per i Paesi già interessati dal caso della carne contaminata.[MORE]


Nel Regno Unito, oramai, il fenomeno dilaga, e tracce di carne equina sotto il nome di carne di manzo sarebbero state rinvenute in piatti consegnati alle mense di circa 47 istituti scolastici, pub e hotel. La catena Whitebread ha ammesso la contaminazione di hamburger e lasagne, prodotti che sarebbero stati distribuiti anche nei ristoranti del gruppo alberghiero Premier Inn.


Lasagne di cavallo sono state vendute anche in Norvegia, sotto il marchio First Price, o nei tortellini della tedesca Gusto Gmh destinati al mercato austriaco, e commercializzati dalla catena di supermercati Lidl.
L'inchiesta è scattata poi in Danimarca, dove si sospetta che un mattatoio abbia spacciato carne di cavallo per carne bovina, vendendola come tale a fabbricanti di pizza. Mentre le autorità alimentari passano al setaccio lo Jutland, l'Europa intera guarda preoccupata all'aggravarsi della situazione, che sta contagiando a macchia d'olio tantissimi stati.


Dall'Ue, intanto, si chiedono più attenzione e controlli incrociati, anche rispetto ad altri tipi di carne; non si sono ancora placate, as esempio, le polemiche sulle mense carcerarie britanniche, che qualche mese fa servirono piatti a base di carne bovina contaminata da tracce suine ai detenuti musulmani.

(immagine da: www.tmnews.it)

Simona Peluso

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Scritto da Simona Peluso

Giornalista di InfoOggi

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