Caos banche, Salvatore Rossi: "Bankitalia aveva chiesto stop vendita dei bond a rischio"
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ROMA, 11 DICEMBRE 2015 - "La verità è che il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, in tempi non sospetti ha chiesto di arrivare a vietare la vendita di obbligazioni subordinate agli sportelli in modo che solo investitori istituzionali potessero acquistarli e non i semplici risparmiatori". Il direttore generale della Banca d'Italia, Salvatore Rossi, interviene sul caso dei salvataggi di CariChieti, CariFerrara, Banca Marche ed Etruria in una intervista al Corriere della Sera. Il dg sottolinea come la Banca d'Italia non possa "vietare di vendere questo o quel prodotto. Non abbiamo poteri così ampi. E ricordo che a vigilare sulla sollecitazione al risparmio è preposta un'altra autorità", spiega. [MORE]
Quanto poi alle posizioni assunte dalla Commissione europea, per Rossi "è innegabile che ci sia stata una diversità di vedute tra autorità italiane, il governo in primis ma anche noi, e Bruxelles, o meglio la Direzione generale alla concorrenza. E' quest'ultima che ci ha di fatto spinto a seguire la strada oggi criticata che ha portato al salvataggio di Banca Marche, Carife, CariChieti ed Etruria". Secondo Rossi, Bruxelles avrebbe "di fatto" impedito all'Italia di salvare i 4 istituti ricorrendo al "Fondo interbancario di garanzia", con l'intervento delle altre banche italiane. "Perché ci hanno detto che se l'avessimo fatto l'Italia avrebbe dovuto subire una procedura di infrazione per Aiuti di Stato. Nonostante il Fondo sia privato e pagato da privati quali sono le banche italiane", evidenzia Rossi.