Attentato al Bardo, giudici: "No all'estradizione di Touil". Disposta scarcerazione del marocchino
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MILANO, 28 OTTOBRE 2015 - I giudici della Corte d'Appelo di Milano hanno negato l'estradizione verso la Tunisia di Abdel Majid Touil, accusato di essere coinvolto nell'attentato al museo del Bardo di Tunisi. Con questo provvedimento viene anche revocata la custodia cautelare e il giovane torna libero. La decisione, spiega in un comunicato stampa il presidente della Corte d'Apello Giovanni Canzio, è dovuta al fatto che "la pena capitale", in vigore in Tunisia è ostativa all'estradizione". [MORE]
"I fatti più gravi contestati all'estradando - continua la nota - sono puniti dal codice penale tunisino con la pena di morte. La pena capitale è ostativa all'estradizione, non essendo ammessa nell'ordinamento italiano (Costituzione, art. 27, quarto comma). D'altra parte la convenzione bilaterale di estradizione Italia-Tunisia non prevede alcun meccanismo di conversione della pena di morte in altra sanzione detentiva. Né l'autorità tunisina ha fornito alcuna assicurazione sulla non esecuzione della pena capitale".
Abdel Majid Touil, marocchino, era stato arrestato in provincia di Milano il 19 maggio su richiesta delle autorità tunisine per l'attentato al Museo del Bardo, nel quale sono morte 24 persone, tra le quali quattro turisti italiani. Nell'udienza di lunedì, Touil era presente in aula, seduto nella gabbia riservata ai detenuti, ed ha preso la parola per fare una breve dichiarazione: "Sono innocente – si era difeso di fronte ai giudici - sono estraneo ai fatti, io queste cose non le ho mai fatte, non so chi le ha fatte e confido di non essere estradato".
Touil resta comunque indagato anche in Italia dalla Procura di Milano per terrorismo internazionale, ma la procura ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta. Per i pm milanesi non ci sono elementi sufficienti per ritenerlo responsabile.