A/3: tratto sequestrato compreso fra Mileto (Vv) e Rosarno (Vv), in Calabria, indagate 21 persone
Cronaca Calabria

A/3: tratto sequestrato compreso fra Mileto (Vv) e Rosarno (Vv), in Calabria, indagate 21 persone

giovedì 12 maggio, 2016

CATANZARO - Sono in totale 21, fra progettisti e titolari delle ditte che hanno eseguito i lavori, gli indagati dell'inchiesta della Procura di Vibo Valentia e della Guardia di Finanza, che stamane ha portato al sequestro dell'autostrada A/3 nel tratto compreso fra Mileto (Vv) e Rosarno (Vv). Si tratta di G. C., di Dalmine (Bg); V. M., nato a Palermo ma residente a Verdello (Bg); M. A. B., di Sergnano (Cr); M. A., di Taurianova (Rc), ma residente a Roma; G. V., di Viareggio (Lu), residente a Roma; A.D. di Anagni (Fr); F. T., di A., residente a Palermo; Settimio B. di Roma; G. P., di Salerno, residente a Roma; P. C. di Castelluccio Inferiore (Pz); M. R. di Giulianova (Te); C.R.di Alme' (Bg); A. R., di Castiglion Fibocchi (Ar); D.L., di Filattiera (Ms); G.F., di Reggio Calabria; C. C., di Reggio Calabria; S. B., di Catanzaro; F. C., di Cosenza; A.C.', di Cinquefrondi (Rc); P. L. F., di Decollatura (Cz); M. S. O. (44 anni) di Soriano Calabro (Vv).
Gli indagati sono accusati di diverse irregolarita' nell'esecuzione delle opere. I reati, a vario titolo ipotizzati, vanno dalla truffa al disastro doloso.[MORE]

Il sequestro, secondo quanto reso noto dagli inquirenti durante una conferenza stampa, rappresenta un primo sviluppo di un'indagine riguardante la progettazione e all'esecuzione dei lavori per l'ammodernamento del Tronco autostradale interessato, al confine tra le province di Vibo Valentia e Reggio Calabria.

Gli indagati - funzionari Anas, professionisti ed imprenditori - devono rispondere, a vario titolo, dei reati di disastro doloso, truffa aggravata ai danni di ente pubblico, frode in pubbliche forniture, sub-appalto non autorizzato, falso materiale ed ideologico e abuso d'ufficio. Tecnici e funzionari responsabili della progettazione avrebbero omesso di sottoporre il progetto relativo alla realizzazione dei viadotti sul fiume Mesima, corredato da uno specifico ed aggiornato studio idraulico (essendo gli elaborati progettuali risalenti al 1999) redatto secondo le norme di attuazione del piano di assetto idrogeologico, al parere dell'Autorita' di Bacino della Calabria, in considerazione dell'interferenza del nuovo tracciato autostradale con il Fiume Mesima, tra gli svincoli di Serra (VV) e Rosarno (RC).

Il progetto esecutivo dei lavori sarebbe stato dichiarato valido e cantierabile nonostante i dati in possesso documentassero l'esistenza, sulla zona di interesse, del massimo grado di rischio idrogeologico (R4). La mancata acquisizione dei pareri previsti in caso di lavori in aree a rischio idrogeologico avrebbe portato alla realizzazione di strutture inadeguate rispetto all'attuale situazione idrica/idraulica del fiume Mesima e, soprattutto, alla mancata predisposizione di opere di difesa contro lo scalzamento dei viadotti autostradali.

I lavori eseguiti avrebbero, inoltre, determinato le condizioni per il verificarsi di fenomeni di esondazione del Fiume Mesima, con conseguente inondazione delle strade attigue, a fronte di fenomeni atmosferici importanti come quelli verificatisi il 23 e 24 marzo scrtosi. Il provvedimento di sequestro e' stato adottato, in via d'urgenza, dalla Procura della Repubblica in considerazione della necessita' di intervenire "sia per la risoluzione dell problematiche emerse eliminando il pericolo concreto e attuale di esondazione del fiume Mesima", sia per evitare il loro aggravarsi. Il provvedimento della Procura non prevede la chiusura del traffico autostradale

Procura, su tratto sequestrato pericoli "concreti e attuali"
Opere realizzate con materiali scadenti, lavori concessi in sub appalto senza autorizzazione, truffa aggravata ai danni dell'Anas in relazione all'indebita percezione di pagamenti per smaltimento di rifiuti di lavorazione. C'e' tutto questo nell'inchiesta della Procura di Vibo Valentia che ha portato il pm Benedetta Callea a firmare il decreto di sequestro preventivo dell'autostrada A3 fra gli svincoli di Mileto (Vv) e Rosarno (Rc). Nei progetti per i viadotti sul fiume Mesima, secondo le indagini della Guardia di Finanza, sarebbero mancati gli studi idrogeologici, tanto che ora quattro ponti rischiano di essere scalzati dai piloni. I viadotti dell'A3 incriminati sarebbero stati costruiti su un'area R4 a rischio idrogeologico.

"Si tratta - ha dichiarato il procuratore di Vibo Valentia, Mario Spagnuolo in conferenza stampa - del primo step dell'indagine dove si e' accertato che l'opera e' stata realizzata in palese violazione della normativa vigente sul rischio idrogeologico. Un'opera che va quindi messa in sicurezza per evitare che ci possano essere pericoli per l'incolumita' pubblica". Pericoli che per il pm Callea sono "concreti ed attuali" L'inchiesta era partita dalla Dda di Catanzaro e poi in parte trasferita per competenza alla Procura di Vibo. Perquisizioni, al fine di acquisire documentazione, la Guardia di Finanza di Vibo Valentia ha effettuato anche nelle sede della Provincia di Reggio Calabria.

A/3: sequestrato anche tratto strada provinciale nel Reggino
Riguarda anche un tratto della strada provinciale 58, nel territorio di Laureana di Borrello, nel Reggino, il decreto con cui la Procura della Repubblica di Vibo Valentia ha disposto il sequestro di un tratto dell'autostrada A/3 per presunte irregolarita' nella realizzazione dei lavori di ammodernamento. I militari della Guardia di Finanza hanno notificato al presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, il sequestro della strada di sua competenza.

"Il segmento viario in questione, in corrispondenza di un cavalcavia del tratto Mileto - Rosarno dell'A3, presenta - spiega una nota del portavoce di Raffa - gravi rischi per l'incolumita' pubblica a seguito di lavori autostradali effettuati dell'Anas. Con lo stesso decreto, la Procura della Repubblica di Vibo Valentia ha nominato la dirigente del settore viabilita' dell'Ente di Palazzo "Corrado Alvaro", ing. Domenica Catalano, amministratrice e curatore del tratto di S.P.58 sottoposto a sequestro. L'ing. Catalfano - si legge ancora - ha gia' disposto l'installazione di barriere di chiusura della strada e la relativa segnaletica. Due i percorsi alternativi: Rosarno - Serrata- SP 52 Ponte Metramo- quadrivio Ciuciola - innesto SP4 e viceversa; e SP 52 Ponte Metramo- quadrivio Ciuciola- SP 62- Bivio Arcieri- SP 58 Serrata- San Pietro di Carida'".

"Abbiamo piu' volte segnalato all'Anas - dichiara il presidente Raffa - e ad altri organi competenti la precarieta' del tratto della SP 58 riconducibile ai lavori AnaS sulla Salerno - Reggio Calabria. L'Ente che presiedo si costituira' parte civile - annuncia - qualora l'indagine della Procura della Repubblica di Vibo dovesse accertare responsabilita' da parte dell'Anas o di terzi".

A/3: procura, opere stravolte per raggiungere obiettivi distorti
 La ditta di Bergamo che ha eseguito i lavori sul tratto dell'A3 compreso fra Mileto e Rosarno, sequestrato oggi dalla Guardia di Finanza su disposizione della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, avrebbe "stravolto le attivita' programmate di realizzazione delle opere autostradali per raggiungere i suoi obiettivi distorti". E' quanto emerge dagli atti dell'inchiesta.

L'affermazione sarebbe supportata anche da un'intercettazione telefonica in cui un consulente esterno, nominato dalla stessa ditta per valutare i rischi in corso d'opera sull'A3, riferendosi al titolare dell'impresa, Gregorio Cavalleri, indagato con altre 20 persone, avrebbe affermato: "Del lavoro che stiamo facendo non gliene frega assolutamente niente, gli interessa soltanto quello che riesce a tirare fuorii")

Marzi (Anas) amministratore giudiziario
La Procura di Vibo Valentia ha nominato il Capo Compartimento Anas della Salerno-Reggio Calabria, ingegner Vincenzo Marzi, amministratore giudiziario del tratto della A3 sequestrato questa mattina, compreso tra gli svincoli di Mileto e Rosarno, per assicurare "il corretto ripristino dello stato dei luoghi e la loro messa in sicurezza", nonche' "la corretta e trasparente gestione con supervisione della ultimazione dei lavori appaltati" e "per garantire il ripristino delle condizioni di legalita'".

L'ingegner Marzi ha ritenuto opportuno accettare le dimissioni del direttore dei lavori Francesco Caruso e del responsabile del procedimento Consolato Cutrupi. Il tratto autostradale, che era stato aperto al traffico nel luglio 2014, resta transitabile. Infatti la stessa Procura ha dichiarato nel provvedimento di sequestro, cosi' come anche Anas ritiene, che per il tratto in questione non sussiste allo stato "alcun pericolo intrinseco di cedimento/crollo/caduta/instabilita'".

Anas - si legge in una nota - collaborera' con il consulente tecnico nominato dalla Procura per eseguire tutte le verifiche necessarie e concordare gli interventi di inalveazione per la messa in sicurezza del fiume Mesima, che erano ancora in corso di esecuzione. Nel frattempo Anas ha gia' attivato autonomamente i controlli su tutte le attivita' svolte dall'appaltatrice Impresa Cavalleri Ottavio S.p.A., per accertare e quantificare difformita' e inadempienze.

"Anas, che ha gia' altri contenziosi in essere con la medesima impresa di costruzione, a valle delle verifiche si riserva di adottare nei suoi confronti - conclude la nota dell'azienda -tutti i provvedimenti che riterra' opportuni anche in considerazione della gravita' dei fatti emersi nel corso della indagine". In tema di smaltimento dei rifiuti, Anas precisa che gia' nel febbraio 2016, a seguito di segnalazione della Guardia di Finanza, aveva provveduto a trattenere all'appaltatore l'importo di oltre 404 mila euro.
(Agi)
 


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