Usa, possibile schieramento di missili in Europa contro la Russia. Putin: "a rischio la pace"
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
WASHINGTON, 7 GIUGNO 2015 - Missili a medio raggio e manovre anti sovietiche, di contrasto alla "violenza" russa violante storici patti, queste le premesse che sembrerebbero annunciare nuove mosse a stelle e strisce nei confronti dell'orso rosso, mosse che potrebbero avere base in Europa.[MORE]
LA RUSSIA E LE MOSSE OCCIDENTALI
Una scacchiera, quella del vecchio continente, che rischia di evocare episodi trascorsi, geli e astiosità da Guerra Fredda, che avranno ampia vetrina durante l'attuale G7 teutonico. Nel castello di Elmau, in Germania, i ministri occidentali della Difesa, cercheranno di individuare possibili risposte militari per arginare la forza russa. Russia, plurime volte accusata di aver aggredito l'Ucraina e mantenere attivo il programma Iskander, riguardante lo sviluppo di un missile da crociera sperimentato lo scorso anno a Kaliningrad, sul Mar Baltico, tra Polonia e Lituania.
ISKANDER E LA VIOLAZIONE DEL TRATTATO INF
Proprio Iskander sarebbe la ragione che avrebbe indotto gli Usa, e l'Europa, a parlare di nuove ipotesi belliche anti sovietiche. Un progetto, Iskander, che secondo gli Stati Uniti violerebbe il trattato Inf (Intermediate range Nuclear Force), firmato 28 anni fa, nel 1987, da Reagan e Gorbaciov per chiudere la crisi missilistica scoppiata nel 1979 che aveva comportato il dispiegamento di truppe e batterie missilistiche Usa nei paesi Nato, in particolare Germania e Italia, contro i russi SS-20 puntati verso le capitali europee. Ma la stessa ipotesi bellica prospettata da Washington, e al momento, considerata una delle possibili, estreme, manovre di "contenimento" e deterrenza, contrasterebbe con l'Inf. Ecco dunque che al G7, e in particolare durante l'incontro preliminare di Stoccarda, i temi economici ufficialmente in agenda, hanno fatto spazio ai lontani timori d'attacco. Ma nel summit convocato da Ashton Carter, ministro della Difesa Usa, si è prospettato anche un ulteriore "rafforzamento del progetto di scudo anti-missile". Ha dichiarato Joe Sowers, tenente colonnello portavoce del Pentagono "l'amministrazione sta considerando un ampio spettro di potenziali risposte militari alle violazioni in corso da parte russa del trattato INF", aggiungendo "tutte le opzioni prese in considerazione sono tese ad assicurare che la Russia non acquisisca alcun significativo vantaggio militare dalle stesse violazioni".
LA RISPOSTA DI PUTIN
Nel giogo di reciproche accuse, tra Washington e Mosca, non si è fatta attendere la risposta di Vladimir Putin "per garantire l'equilibrio strategico svilupperemo il nostro potenziale offensivo e penseremo a sistemi in grado di superare la difesa antimissilistica. E abbiamo fatto notevoli progressi in questa direzione" ha dichiarato il presidente russo in intervista al Corriere della Sera, evidenziando "vicino alle coste della Norvegia ci sono i sommergibili americani in servizio permanente. Il tempo che ci mette un missile a raggiungere Mosca da questi sottomarini è di 17 minuti. E volete dire che noi ci comportiamo in modo aggressivo? Noi non ci muoviamo da nessuna parte, è l'infrastruttura della Nato che si avvicina alle nostre frontiere".
Fonte foto: tribunodelpopolo.it
Ilary Tiralongo