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WASHINGTON, 3 FEBBRAIO - Era "convinto al 100%" che si trattasse di una minaccia reale quando lancio' l'allarme sull'arrivo di un missile balistico dalla Corea del Nord, diretto alle Hawaii. Lo racconta in una intervista a Nbc il tecnico della Hawaii Emergency Management Agency, senza pero' rivelare la sua identita' per timore di ripercussioni personali. "Ho fatto quello che mi hanno insegnato a fare" ha spiegato l'uomo che nel frattempo e' stato licenziato.[MORE]
Lo scorso 13 gennaio, l'impiegato semino' panico e terrore nello Stato delle Hawaii ma anche in tutta la nazione, alla luce dei rapporti sempre piu' tesi tra Washington e Pyongyang. Centinaia di persone, per 38 lunghi minuti, credettero che si trattasse di un imminente attacco nucleare. L'uomo, invece, aveva scambiato l'annuncio di una esercitazione, con un reale pericolo. Resosi conto del gravissimo errore, racconta di "aver voluto sprofondare sotto una roccia".
Secondo quanto emerso da una indagine interna dell'agenzia, non era la prima volta che l'uomo si era reso protagonista di simili sviste. "Sono molto dispiaciuto per quello che e' successo. Mi sento malissimo, ma ho fatto quello che al momento credevo fosse la cosa giusta". Secondo la Federal Communications Commission, pero', l'esercitazione era stata lanciata senza "sufficiente supervisione" e soprattutto priva di una procedura chiara che evitasse che una sola persona mandasse un allarme missilistico senza prima consultare un collega.