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WASHINGTON, 5 NOVEMBRE - La campagna elettorale americana è stata come ormai ben noto piena di tensioni in formato Guerra Fredda 2.0 a causa dello scontro ‘informatico’ (e non solo) con la Russia di Putin. E il braccio di ferro tende a proseguire ed acuirsi: secondo la tv Nbc il governo Usa continua a temere attacchi hacker da Russia o altri Paesi per creare situazioni di disturbo nel giorno delle elezioni presidenziali (martedì 8 novembre – ndr).[MORE]
E dunque, ecco la contromossa americana: Casa Bianca e Dipartimento di Sicurezza, coadiuvati dal lavoro del Pentagono, sarebbero pronti ed in grado di violare il Cremlino. Che tuttavia risponde per nulla intimorito e sicuro di sapersi difendere. Quel che è certo, come confermato anche stamane da Ansa, è che gli hacker del Pentagono penetreranno nei sistemi di comando del Cremlino qualora dovesse essere ritenuto necessario. Le notizie di Nbc proverrebbero da alcuni documenti top secret dell’intelligence americana. Alcuni esperti parlano di cyber scontro imminente, con il rischio di una pericolosa escalation con tanto di interruzione delle reti internet.
Cyber scontri, inchieste Fbi, veleni ed incertezze. La battaglia prosegue e preannuncia un esito tutt’altro che scontato, grazie al recupero di consenso del candidato repubblicano Trump. La Clinton, data inizialmente in largo vantaggio, sembra ora arretrare e rischia di non giungere alla maggioranza dei Grandi Elettori, a quota 270. L’ultimo sondaggio Cnn vede infatti Hillary ferma a 268 contro i 204 di The Donald. La situazione resta comunque incerta soprattutto in alcuni Stati: Florida, North Carolina, Ohio, New Hampshire. Si gioca tutto su 66 voti totali (distribuiti tra i vari Stati). Il vantaggio resta, ma ora per Trump nulla è impossibile.
foto da: infooggi.it
Cosimo Cataleta
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