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SYDNEY, 4 FEBBRAIO 2013 – Partiti a bordo di una piccola scialuppa, sei esploratori anglo-australiani, hanno completato la traversata di 800 miglia nautiche già compiuta nel 1916 dall'irlandese Ernest Shackleton.
L’equipaggio ha raggiunto in 12 giorni l'isola Georgia del Sud, dall’isoletta Elephant Island, sfidando le intemperie dell’Oceano Meridionale, onde alte quasi sette metri. [MORE]
Guidati dallo scienziato Tim Jarvis, hanno toccato terra nello stesso punto in cui sbarcò Shackleton, «Sono enormemente orgoglioso di questo equipaggio. Hanno operato incredibilmente bene in circostanze così dure».
Racconta che a bordo «Non c’era modo di restare asciutti. L’impermeabilizzazione con la cera non funzionava. Sotto coperta era costantemente bagnato. Dormivamo aggrovigliati come spaghetti in un piatto. Quando qualcuno doveva alzarsi per il turno di guardia si doveva districare da tutti gli altri», ha aggiunto Jarvis.
L’impresa non è finita qui, tra qualche giorno, Jarvis e gli alpinisti Barry Gray e Ed Wardle si arrampicheranno per attraversare 30 miglia di montagne e ghiacciai per raggiungere la stazione baleniera di Stromess, proprio come Shackleton e due suoi uomini fecero quasi un secolo fa.
(foto: Ansa)
Rossana Palazzo