Strage di Bologna: 31° anniversario sotto un fiume di polemiche
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BOLOGNA, 2 AGOSTO 2011 – Sono trascorsi ormai trentuno anni dalla strage alla stazione di Bologna, ma il dolore per la perdita di 85 persone è vivo tutt’oggi, ancor più se ad alimentarlo sono le polemiche. Per la seconda volta consecutiva in due anni il Governo mancherà sul palco di piazza Medaglie d' Oro, facendosi rappresentare dal prefetto Angelo Tranfaglia. Paolo Bolognesi, presidente dell'Associazione delle vittime ha parlato di "ritorsione e fuga". [MORE]
Nichi Vendola è intervenuto dicendo: "Ricorderemo ma con il nostro sdegno per l'indifferenza del Governo. E con la convinzione che il segreto di Stato sia uno dei peggiori cancri della nostra Repubblica". Sarà forse il sospetto di venire sommersi dai fischi a frenare il viaggio dei ministri verso Bologna? O forse l’aria tesa concerne al segreto di Stato, ai risarcimenti per le vittime? O anche alla ricerca dei mandanti? visto che in sede processuale sono stati individuati solamente gli esecutori materiali, ossia i neofascisti Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, che si sono sempre dichiarati innocenti; dobbiamo pensare ad una verità ridotta, senza veri e propri mandanti? Da parte della Procura di Bologna c’è la sicurezza di un’indagine ancora aperta.
"Fino a che l'ultimo lembo di verità" non sarà emerso, queste le parole proferite dal procuratore Roberto Alfonso. Intanto, il sindaco della città, Virginio Merola parla di “una gravissima mancanza di riguardo, una posizione miope”. Schifani ha cercato di tamponare le critiche, intervenendo dal canto suo con un messaggio battuto dalle agenzie: "Vorrei rivolgermi ai parenti delle vittime, all'Associazione familiari, presieduta da Paolo Bolognesi, e ringraziarli per la lotta all'oblio nel nome della verità a cui hanno dedicato la loro vita in questi anni. La commemorazione che ogni anno il 2 agosto si tiene a Bologna rappresenta un'occasione indispensabile perché tutti, e le nuove generazioni in particolare, non dimentichino quella terribile strage e continuino a chiedere che venga accertata la verità dei fatti e venga fatta giustizia, affermando con forza in ogni momento i principi fondanti della nostra Repubblica". Ma la domanda resta sempre e solo una, il Governo che fine ha fatto?
Tiziana Marzano