Stati Uniti: la Corte di Atalanta dichiara incostituzionale la riforma sanitaria
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ATALANTA, 13 AGOSTO 2011- La riforma della sanità, al centro di polemiche durate mesi negli Stati Uniti, fortemente voluta dal Presidente Barack Obama, che ne aveva fatto uno dei suoi cavalli di battaglia, è anticostituzionale.[MORE]
Adecretarlo, una sentenza della Corte d'appello di Atlanta che ha accolto il ricorso di 26 Stati, e dichiarato con una sentenza che il Congresso nell'approvare la legge avrebbe esercitato un eccesso di autorità.
Rendere obbligatorio, pena sanzioni, l'acquisto di una copertura assicurativa per tutti gli americani, sarebbe infatti contro la legge; l'ultima parola spetta adesso alla Corte Suprema, in un clima che si annuncia già estremamente rovente.
La Casa Bianca, infatti, si è dichiarata "in totale disaccordo" con il verdetto; l'entourage di Obama sembra però abbastanza fiducioso,e fa notare, per bocca di Stephanie Cutter, come vada tenuto conto del fatto che "gli individui che scelgono di non dotarsi di un'assicurazione sanitaria assumono una decisione economica che ha effetto su tutti, per la semplice ragione che "quando qualcuno senza assicurazione ottiene assistenza sanitaria senza poterla pagare il conto poi ricade sui contribuenti."
L'obbligo dell'assicurazione sanitaria,la colonna portante della Riforma di Obama,non è stata in realtà totalmente bocciata dalla Corte di Atlanta, che di fatto si è limitata a dichiarare che una misura del genere violerebbe alcuni diritti individuali del cittadino.
E' praticamente certo che la Corte suprema dirà la sua, ma la sentenza non sarà pronunciata prima del prossimo anno, quando mancheranno solo pochi mesi alle elezioni presidenziali, nelo bel mezzo della campagna elettorale.
Simona Peluso