San Francisco, incidente aereo: il pilota aveva all'attivo solamente 43 ore di volo su un Boeing 777

lunedì 8 luglio, 2013

SAN FRANCISCO (CALIFORNIA), 08 LUGLIO 2013 - All'indomani dell'incidente del Boing 777 della Asiana Airlines, avvenuto sulla pista dell'aeroporto di San Francisco, in California, sono emersi nuovi elementi che dovranno essere considerati durante le indagini.

E' probabile che il pilota, Lee Gang-guk, non avesse una sufficiente esperienza alle spalle per pilotare quel tipo di veivolo. Il comandante era infatti ancora in fase di addestramento e avrebbe avuto all'attivo solamente quarantatré ore di volo su un Boeing 777.

Dalle dichiarazioni di un portavoce della compagnia aerea, Lee Hyomin, emerge che Lee Gang-guk atterrava per la prima volta a San Francisco con quel modello di aereo, sotto la supervisione del pilota Lee Jeong-min. Da Seul viene specificato che il comandante aveva volato per 10.000 ore, ma aveva pilotato altri modelli aerei.[MORE]

Per il momento, le indagini devono ancora chiarire le cause dell'incidente, ma viene specificato che l'aereo atterrava ad una velocità troppo più bassa di quella comune. Viene inoltre fatto sapere che non sarebbe stata allertata la torre di controllo prima dell'incidente. Dalle scatole nere è emerso però che il pilota aveva chiesto l'autorizzazione ad interrompere la manovra d'atterraggio per riprendere quota.

Intanto, viene avanzata l'ipotesi che una delle due vittime, entrambe ragazzine cinesi, sia morta investita da uno dei veicoli del soccorso. La sedicenne è stata trovata esanime vicino ad uno degli scivoli d'emergenza dell'aereo. Sarà l'autopsia a chiarire le effettive cause del decesso, mentre il capo dei Vigili del Fuoco di San Francisco, Joanne Hayes-White, fa sapere «Potrebbe essere stato uno dei nostri mezzi che si è aggiunto alle ferite già riportate, oppure un altro veicolo. Sarà parte della nostra inchiesta».

(Foto da telegraph.co.uk)

Alessia Malachiti

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