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Renzi, qui Venezia:segreteria Pd chiede al nuovo premier aiuto per superare i problemi a Cà Farsetti

Federica Sterza
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Renzi, qui Venezia:segreteria Pd chiede al nuovo premier aiuto per superare i problemi a Cà Farsetti
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VENEZIA, 26 FEBBRAIO 2014- Per risolvere i problemi derivanti dal mancato rispetto del Patto di Stabilità da parte del Comune di Venezia, il Pd lagunare si rivolge direttamente al nuovo presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il segretario nazionale dei Democratici ed ex sindaco di Firenze dovrebbe, ad loro avviso, capire meglio di chiunque altro la situazione di Cà Farsetti.

A scrivere a Renzi è il segretario del centrosinistra provinciale Marco Stradiotto, che affida un lettera a Roger De Menech, segretario regionale del Pd che incontrerà il premier a Treviso mercoledì, pper una visita nelle scuole della Marca. Apre con un “Caro Presidente” ed inizia subito a spiegare come il Comune di Venezia si trovi in una “vera e propria emergenza occupazionale e istituzionale”. “Il mancato rispetto del Patto di Stabilità” si legge nella lettera “è determinata dal fatto che l’amministrazione Comunale non è riuscita a migliorare i saldi, rispetto al triennio precedente, per dei fattori che non dipendono dalle scelte degli amministratori ma che sono da considerarsi esogeni. A partire dal 2012, infatti, il Comune di Venezia non è più beneficiario di quei finanziamenti che, negli anni passati, erano garantiti dalla Legge Speciale per Venezia. A tal proposito è evidente come, per equità e non per chiedere trattamenti privilegiati, sia indispensabile rivedere, per il caso specifico di Venezia, il meccanismo di calcolo del Patto di Stabilità, depurandolo dai finanziamenti speciali: se così non fosse Venezia verrebbe penalizzata più di tutti gli altri Comuni Italiani. Non chiediamo il ripristino di un Finanziamento Speciale, che sappiamo oggi, non potrebbe essere attuato, ma la possibilità di non conteggiare, ai fini della determinazione del Patto di Stabilità, quelle risorse eccezionali ricevute negli anni scorsi. Se non fosse assunta questa decisione in sede parlamentare i mancati trasferimenti della Legge Speciale, di fatto, diverrebbero un doppio taglio, a causa del Patto di Stabilità: un taglio di trasferimenti più un taglio a causa delle sanzioni”. Stradiotto specifica che non si stanno chiedendo “favori particolari, ma il riconoscimento che con il meccanismo del Patto di Stabilità interno vigente, considerate le specificità di Venezia e il fatto che gli sono stati tagliati i fondi della Legge Speciale, nessun sindaco e nessuna amministrazione, nelle stesse condizioni, avrebbe potuto centrare gli obiettivi di Patto. Tutti i parlamentari veneziani sono mobilitati, anche in modo trasversale, per questa battaglia di equità che mi permetto di chiederti di fare tua, anche prevedendo un Decreto Legge specifico”.

Federica Sterza

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Scritto da Federica Sterza

Giornalista di InfoOggi

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