Priebke, scontri in piazza ad Albano. La salma trasportata a Pratica di Mare
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ROMA, 16 OTTOBRE 2013 - Martedì di fuoco ad Albano Laziale, dove ieri avrebbero dovuto svolgersi i funerali di Erich Priebke. Fuori dall'Istituto Pio X, della confraternita dei padri Lefebvriani, prima le proteste di un gruppo di cittadini, che hanno esposto uno striscione davanti ai cancelli della Chiesa di San Pio X con su scritto "Priebke Boia". Poi, all'arrivo della salma, i manifestanti hanno preso a calci e pugni la bara urlando "Boia", "criminale". A quel punto la tensione ha iniziato a farsi sentire anche tra i manifestanti contro Priebke e gruppi di estrema destra, che hanno accusato i primi delle azioni violente compiute contro il carro funebre e la bara.
Insulti, rabbia e agenti in tenuta anti-sommossa che hanno tentato di gestire la situazione, che è rimasta, comunque, molto tesa, tanto da far decidere al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, in accordo con le forze dell'ordine, di sospendere la cerimonia. Ed è proprio dopo questa decisione che gli agenti hanno dovuto placare gli animi di un gruppo di neonazisti, giunti a rendere omaggio all'ex capitano delle SS, e un centinaio di antifascisti. Due i fermati dalle forze dell’ordine, come riporta il Corriere: un militante di estrema destra e un manifestante di sinistra le cui posizioni sono ora al vaglio degli inquirenti.
L’avvocato difensore di Priebke, Paolo Giachini, ha a quel punto dichiarato: "A questo punto tocca allo Stato". "Le autorità non hanno permesso di entrare a quanti volevano partecipare". "Tutto era pronto eravamo in attesa di quanti volevano prendere parte" alle esequie. Nella notte, poi, per motivi di ordine pubblico, si è deciso di trasferire la salma all'aeroporto militare di Pratica di Mare, vicino Roma, in attesa di nuovi risvolti, e il feretro, da quanto si apprende, potrebbe rimanere lì tutto il giorno. La salma è stata trasportata a bordo di un furgone blu, entrato da un accesso secondario.
Il sindaco di Albano Nicola Marini, all'uscita dall'Istituto Pio X ha dichiarato: "Siamo molto preoccupati. Tutto questo deve finire il più rapidamente possibile. Siamo in contatto con le autorità per capire quali sono le loro soluzioni. Per noi bisogna trovarne una il prima possibile: altrimenti il rischio è che domattina qui si creino scontri, come già successo poco fa, tra la folla di cittadini e alcuni neonazisti".
Ad Agorà intanto il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha dichiarato: "So che si sta riflettendo sulle decisioni da prendere e non escludo che ci siano già contatti tra il nostro governo e quello tedesco". "Sono in corso colloqui tra il governo tedesco e il prefetto e non escludo contatti con l'ambasciatore tedesco".
(Foto dal sito giornalettismo.com)
Katia Portovenero[MORE]