Ministro Poletti su pensioni: «Possibili ritocchi su riforma Fornero»

Cosimo Cataleta
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MILANO, 3 MARZO 2015 – Nuovo capitolo sul tema pensioni. A parlare di un possibile ritocco della riforma Fornero, è il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. L’ipotesi sarebbe quella di rendere possibile un sistema pensionistico migliore tramite la flessibilità: assegni più bassi ma uscita anticipata dal mondo del lavoro. Idea che potrebbe rivedere e dare benefici al tema esodati, ancora purtroppo all’ordine del giorno. [MORE]

 

Secondo Poletti, il Governo avvierà una seria riflessione a riguardo tenendo conto anche delle richieste Ue. Si tratta quindi, al momento, solo di una delle tante possibili ipotesi. Possibile un intervento immediato all’interno della Legge di Stabilità. «Il tema è all’ordine del giorno e il punto di riflessione coinciderà con la Legge di Stabilità». Si comincia dunque a fare sul serio, con ogni probabilità, dalla prossima estate.

 

Ad accendere la vicenda esodati è stato il neo presidente Inps, Tito Boeri, il quale ha ammonito in un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera” come la questione non abbia trovato giusta soluzione a causa di un eccessivo numero di decreti ad agevolazione limitata, sfortunatamente, a vantaggio dei soli redditi più alti. Alla domanda su quali siano le priorità del suo nuovo incarico, i temi principali in agenda sono trasparenza e riforma della “Governance”(la palla principale è ovviamente nelle mani del Governo).

 

L’obiettivo è quello di migliorare l’immagine dell’Inps, oltre che il rapporto con i cittadini attraverso un consistente miglioramento qualitativo dei servizi offerti. Impresa non facile, dopo le vicende che avevano coinvolto l’ex presidente, Antonio Mastrapasqua, e lo avevano costretto alle dimissioni nel Febbraio 2014. Dimissioni che portarono al commissariamento dell’istituto e incarichi ad interim a Vittorio Conti e al giuslavorista Tiziano Treu, prima appunto della nomina “renziana” dell’economista bocconiano.

 

Il tema trasparenza partirebbe dalla cosiddetta “busta arancione”; si tratterebbe della possibilità concreta per il lavoratore di essere a conoscenza del proprio conto contributivo e di una stima relativa alla pensione. Novità che partirà dai dipendenti del settore privato, ma potrebbe concretizzarsi anche nei confronti dei lavoratori parasubordinati a partire dal 2016. Boeri ha anche parlato di ristrutturazione interna dell’istituto (consiglio amministrativo ‘minorato’, tre consiglieri più un presidente). Ora si attendono riscontri dal Governo su quello che è appunto un altro tema caldo, la faccenda “Governance”.

 

Migliore gestione dei conti pubblici e reddito minimo di cittadinanza, queste le ricette proposte dal nuovo presidente. Peraltro sul tavolo della commissione lavoro alla Camera ci sarebbe già del materiale a riguardo: due ddl, targati rispettivamente M5S e Gruppo Misto-Sel. La proposta sarebbe quella di una quota fissa mensile ai cittadini in maggiore difficoltà, disoccupati e redditi sotto gli ottomila euro. Peraltro, il tema del reddito di cittadinanza, è da sempre uno dei cavalli di battaglia del programma grillino.

 

foto da: notiziefree.it

Cosimo Cataleta

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Scritto da Cosimo Cataleta

Giornalista di InfoOggi

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