Pensionamenti anticipati, per Poletti la critica dell'Eurogruppo non riguarda l'Italia
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FIRENZE - Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, a margine di un convegno a Firenze, ha escluso che le polemiche sollevate ieri dall’Eurogruppo potessero in qualche modo riguardare l’Italia. "Direi di no” – dichiara il Ministro in merito alle politiche di flessibilità in uscita, ossia il pensionamento anticipato a determinate condizioni - “nel senso che questa è una linea generale e riguarda tutti i Paesi, e ci sono paesi in Europa che hanno sistemi previdenziali molto meno in equilibrio del nostro".
[MORE]Secondo Poletti, nel documento di ieri l'Europa avrebbe dato un indirizzo generale valevole per tutti. “Noi l'equilibrio ce lo abbiamo nel tempo, ma dobbiamo correggere quegli elementi che producono un tasso di ingiustizia", ha aggiunto. Riferendosi alla riforma Fornero, Poletti ha sottolineato come si tratti si "una legge che è stata fatta male, perchè non aveva un tasso di flessibilità e non aveva gradualità”, incapace quindi di gestire la transizione.
Di "figuraccia sesquipedale” del Governo ha parlato, invece, il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta. “Su flessibilità in uscita per i pensionati, taglio delle tasse e conti pubblici Eurogruppo e Bce polverizzano Matteo Renzi. Il presidente del Consiglio italiano davvero non si rende conto del momento storico in cui viviamo. E in una settimana di tensioni diffuse, sui mercati e non solo, per l'avvicinarsi della Brexit, che potrebbe mettere in discussione la sopravvivenza stessa dell'Unione europea, lui continua ad aggiungere benzina al fuoco, annunciando in Italia provvedimenti che contrastano con le regole europee, a soli fini elettoralistici in vista dei ballottaggi".
Il riferimento è tutto alle misure annunciate dal Presidente del Consiglio, in questi giorni, sulla flessibilità in uscita. Per Brunetta, l’Eurogruppo ha ribadito che “le politiche del governo dovrebbero cercare di allungare la vita lavorativa”, limitando i percorsi di ritiro anticipato della forza lavoro. “L'esatto contrario di quello che ha in testa Renzi” ha aggiunto.
Stando alle dichiarazioni odierne di Poletti, per scegliere gli istituti bancari e assicurativi chiamati ad implementare il meccanismo dell'Ape, l'anticipo pensionistico, "dovremo usare procedure di evidenza pubblica, perchè dovremo garantire che lo strumento che si mette in campo è quello che costa di meno". Nelle intenzioni del Ministro servono procedure che "mettano in chiaro come si partecipa, quali sono i costi, e sceglieremo le soluzioni più vantaggiose per i cittadini".
Per quanto riguarda la platea interessata dall'Ape, invece, "non l'abbiamo ancora stimata, perchè abbiamo aperto una discussione con le organizzazioni sindacali", in quanto “non possiamo e non vogliamo trattare tutti nella stessa maniera".
"Abbiamo un tema - conclude - che riguarda le ricongiunzioni onerose. Io lo considero questo fatto assolutamente un'ingiustizia incredibile, perchè abbiamo cittadini che hanno già pagato i loro contributi previdenziali, ma il fatto di passare dal pubblico al privato ad esempio interrompe la carriera previdenziale e pone problemi per cui devono pagarsi degli altri contributi. È un non senso logico, però qualcuno l'ha fatto”.
Daniele Basili