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Islamabad, 30 giugno - Il Pakistan non vuole più che gli Stati uniti usino le loro basi sul territorio per lanciare attacchi con i droni. Questo è quanto emerge dalle affermazioni del ministro della difesa pakistano, Ahmed Mukhtar che ieri ha dichiarato di aver chiesto agli ufficiale americani di lasciare la base aerea di Shamsi nel Belucistan da cui partono gli attacchi contro i talebani e al Qaeda al confine con l'Afghanistan.[MORE]
Secca la risposta da parte di un ufficiale USA che ha dichiarato:" Questi commenti sono novità per noi. Le missioni antiterrorismo continueranno".Nella sua dichiarazione Mukhtar ha aggiunto anche che la fiducia reciproca tra i due Paesi (USA e Pakistan) si è incrinata durante il famoso 2 maggio, quando gli americani hanno ucciso Bin Laden nella città di Abbotabad senza alcuna autorizzazione da parte del governo del paese. Ma questa fiducia potrebbe essere riprstinata - sempre a detta di Mukhtar - sedendosi ad un tavolo e programmando un piano d'azione congiunto.
Il ministro ha poi affermato che le vedove e i figli di Bin Laden sono tuttora sotto la custodia del governo ma saranno rilasciati il prima possibile. Ne ha anche per il Mullah Omar, guida spirituale dei Talebani, dicendo che se anche fosse mai stato nascosto in Pakistan se ne sarebbe sicuramente andato dopo i fatti di Abbotabad. Infine ha espresso la sua posizione favorevole ai colloqui e alle trattative con i Talebani per la cessazione della Guerra in Afghanistan e ha rassicurato sull'arsenale nucleare presente in Pakistan asserendo che è al sicuro e in buono stato di manutenzione.
Andrea Speziale