Musica e storie di sopravvivenza e rinascita per il decennale dell'uragano Katrina
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ROMA, 11 SETTEMBRE 2015 - Riceviamo e pubblichiamo - Dopo il memorabile live al Festival Tolfa Jazz, Francesca De Fazi sarà live venerdì 18 settembre con un evento speciale a Roma per celebrare la città di New Orleans, culla del jazz, funk, blues, alla quale è da sempre legata, narrando con musica e racconti l'incredibile vitalità e la resistenza della sua popolazione a 10 anni dall'uragano Katrina avvenuto il 29 agosto 2005.
Un evento speciale organizzato al suggestivo Lian Club – il bellissimo barcone sul Tevere ormeggiato sotto il Ponte Cavour – per celebrare la città di New Orleans 10 anni dopo l’uragano Katrina, avvenuto il 29 agosto 2005, tra i più gravi nella storia degli Stati Uniti in termini di vittime e di danni economici.
Storie di sopravvivenza e di ricostruzione per omaggiare la straordinaria resistenza e vitalità della popolazione della Louisiana, grande esempio di coraggio, raccontate in scena dalla blueswoman Francesca De Fazi e dalla sua Gipsy Blues Band, che già lo scorso luglio ha “infiammato” le migliaia di spettatori al festival Tolfa Jazz con un memorabile concerto dedicato proprio a questa città con la quale, da sempre, sente di avere un legame primordiale. [MORE]
Culla del, jazz, del funk, del blues, New Orleans è la terra dove tutto ha avuto inizio, crocevia di uno straordinario incontro tra tutte le culture. La sua storia riflette le battaglie per l'eguaglianza sociale e razziale tra i bianchi e i neri d'America. Le superstizioni e i riti voodoo trovano con naturalezza campo fertile in una terra che ha vissuto traumi e calamità di ogni sorta: le colonizzazioni, prima spagnola e poi francese, guerre civili, rivoluzioni, epidemie e uragani. Tuttavia, lo spirito stravagante, l'esuberanza e l'entusiasmo della popolazione – portati alla luce da eventi celebri come il Mardi Gras – prendono il sopravvento su paura e pregiudizio. La musica che ne scaturisce non ha fatto altro che ripercorrere la storia e fondere le diverse etnie, con il gustoso risultato di una “jambalaya” di suoni.
Cantante grintosa e chitarrista di ottima scuola, Francesca De Fazi è stata da sempre definita dalla stampa “la più bella speranza del blues italiano”, con “la classe di Bonnie Raitt e la grinta di Janis Joplin”. Sul palco, la vita di una personalità intensa che si riflette nella sua voce, sensuale e graffiante, e nel suo fraseggio chitarristico, con la slide guitar e la Dobro.
“La chitarra è sempre stata la mia arma e il mio rifugio. Ogni canzone che scelgo di interpretare ha sempre a che fare con la mia vita: non ho mai perso occasione di lanciarmi e lacerarmi l'anima dentro un blues.”
E proprio a New Orleans, nel 2013 ha registrato l'album "Roman Blues Woman", insieme alla band di Andy J Forest - armonicista e frontman statunitense di fama internazionale.
"Ero davanti al Mississippi e mi sembrava di averlo già attraversato mille volte nei miei giri di blues!"
Durante i live, in una jambalaya di sonorità si erge la sua trascinante voce che, tra euforia carnevalesca e blues di spessore, si diverte ad incantare il pubblico con storie di Voodoo Woman e Mardi Gras indiani. La sua Gipsy Blues Band trova la forma della tipica street band della Louisiana, ricreando il caratteristico sound dalle atmosfere Delta Blues fuse con le armonie della sezione fiati, una miscela di ritmiche tra Second Line, funky tribale e rhytm’n’blues. Ne fanno parte il sassofonista Eric Daniel, il trombettista Angelo Olivieri, Alessio Ligi al Sousafono, il pianista Roberto Paggio e il batterista Riccardo Colasante.
(foto:picturesfromrock-west.it)