Migranti: scendono tutti dalle due navi a Catania. Ocean Viking in Francia
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Catania, ok allo sbarco dalla Humanity1. Tutti a terra da Geo Barents. Ocean Viking verso la Francia
Autorizzati a scendere i 35 migranti rimasti a bordo, prospettato "l'alto rischio psicologico". Da Palazzo Chigi l'apprezzamento di Giorgia Meloni per la disponibilità di Parigi. Rise Above ripartita da Reggio Calabria dopo lo sbarco completo
Èstato alla fine autorizzato lo sbarco dei 35 migranti dalla Humanity One, ferma nel molo 25 del porto di Catania. Gli ispettori dell'Usmaf avevano riscontrato l'alto rischio psicologico. I naufraghi sono scesi dalla nave della Ong tra gli applausi degli attivisti.
Alla fine della giornata di martedì il braccio di ferro tra le organizzazioni non governative impegnate nei salvataggi dei migranti nel Mediterraneo e il governo Meloni sembra avviato a soluzione: tutte le persone ancora a bordo della Geo Barents di Medici senza frontiere sono sbarcate a Catania, la Rise Above di Mission Lifeline ha potuto far scendere a terra tutti a Reggio Calabria e riprendere il mare, la Ocean Viking di Sos Mediterranée è in viaggio verso la Francia che ha concesso il porto di approdo. Su tutte queste vicende il ministro degli Interni Piantedosi riferirà in Senato tra una settimana, martedì 15 novembre. Oggi a Roma davanti al ministero c'è stata una manifestazione di protesta.
Intanto, arriva da Palazzo Chigi l'apprezzamento di Giorgia Meloni per l'offerta arrivata da Parigi di accogliere una delle navi di soccorso e consentire lo sbarco a tutti i migranti: “Apprezzamento per la decisione della Francia di condividere la responsabilità dell'emergenza migratoria, fino ad oggi rimasta sulle spalle dell'Italia e di pochi altri Stati. Importante proseguire in questa linea con gli Stati più esposti, così da trovare una soluzione condivisa e comune, per fermare la tratta degli esseri umani e gestire in modo legale ed equilibrato il fenomeno che ha assunto dimensioni epocali. L'emergenza immigrazione è un tema europeo e come tale deve essere affrontato, nel pieno rispetto dei diritti umani e del principio di legalità”.
Geo Barents: dopo l'ispezione medica, la svolta
“Le autorità sanitarie ci hanno appena confermato che sbarcheranno tutti. Un grande sollievo dopo settimane di attesa”. La notizia arriva dopo le 19 da Medici senza frontiere, e subito tra attivisti e solidali che per tutta la giornata hanno manifestato accanto al molo 10 del porto di Catania sono scattati applausi e grida di gioia.
Il via libera allo sbarco è arrivato dopo che gli ispettori Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera del ministero della Salute hanno effettuato una rivalutazione dei migranti a bordo della Geo Barents e riscontrato “un alto livello di rischio psicologico”.
Dall'imbarcazione erano continuate per tutta la giornata le richieste di aiuto. Un ragazzo era stato portato via dallo scafo perché minorenne, non lo aveva dichiarato in precedenza per paura. Uno dei migranti che ieri si erano gettati in mare ha trascorso la notte all'aperto in banchina rifiutando da questa mattina cibo e acqua: "Dopo giorni e giorni su quella nave stavo impazzendo”, ha detto. Nel pomeriggio di oggi è stato portato via in ambulanza.
Sciopero della fame sulla Humanity
In serata gli ispettori del ministero della Salute, completato il lavoro sulla Geo Barents, si erano trasferiti sulla Humanity 1, dove trenta delle 35 persone a bordo avevano iniziato lo sciopero della fame e a pranzo hanno rifiutato il cibo. Tutti e 35 hanno chiesto asilo, ma al momento non è arrivata alcuna risposta.
I legali di Humanity avevano inoltre presentato ricorso al Tribunale civile di Catania chiedendo al giudice di ordinare lo sbarco immediato dei 35 migranti rimasti ancora a bordo, mentre è ancora in preparazione il ricorso che sarà invece presentato al Tar del Lazio contro il provvedimento che impone al comandante della nave di lasciare il porto di Catania con i migranti a bordo.
Sono 99 i minorenni non accompagnati scesi dalla nave Humanity 1 e sono stati affidati a strutture idonee: sono 94 ragazzi che sono adesso a Ragusa, e quattro ragazze, tre a Piazza Armerina (Enna) e una a Giarre (Catania). Nella 'distribuzione' si è tenuto conto oltre che della familiarità tra i minorenni, anche dei rapporti di amicizia. Non risultano invece minorenni non accompagnati scesi dalla Geo Barents. E' quanto emerge dai report della Questura di Catania alla procuratrice per i minorenni di Catania, Carla Santocono. L'ufficio si avvale della collaborazione di Save the Children e di mediatori culturali nell'ascolto dei minorenni.
Ocean Viking in viaggio verso la Francia
Parigi si preparerebbe dunque "ad aprire il porto di Marsiglia alla nave Ocean Viking di Sos Mediterranée, o nella notte fra mercoledì e giovedì o nella giornata di giovedì. Dipenderà da quando lascerà il sud del Mediterraneo. Lo sbarco a Marsiglia si svolgerà sotto la supervisione della Prefettura. Saranno fatti scendere tutti i migranti dalla nave e poi registrati come richiedenti asilo". Lo scrive l'agenzia Ansa citando una fonte del ministero dell'Interno francese. Non ci sarà quindi alcuna selezione fra i passeggeri della Ocean Viking, non saranno fatti scendere i deboli e lasciati a bordo gli altri: "Non ci sono restrizioni possibili, tutti hanno diritto di presentare la domanda di asilo", aggiungono le fonti francesi.
"Di fronte al silenzio dell'Italia e a causa dell'eccezionalità della situazione, la Ocean Viking è costretta a richiedere un Porto sicuro alla Francia", ha affermato Alessandro Porro, presidente di Sos Mediterranee Italia. "Si prevede - ha aggiunto - che la Ocean Viking arriverà nelle acque internazionali adiacenti alla Corsica il 10 novembre. Questa soluzione estrema è il risultato di un fallimento gravissimo e drammatico di tutti gli Stati membri dell'Unione Europea e degli Stati associati, che non sono stati in grado di indicare un Porto sicuro alla nostra nave. Chiediamo che il Centro di coordinamento per la ricerca e il soccorso in mare francese trovi una soluzione immediata per i naufraghi a bordo della Ocean Viking".
L'imbarcazione, con 234 persone a bordo tra le quali 55 minori, nella serata di ieri ha iniziato ad allontanarsi dalle coste ioniche della Sicilia, davanti alle quali incrociava ormai da 20 giorni, e da alcune ore ha lasciato il Mar Ionio per il Canale di Sicilia. A sera risultava essere circa 16 miglia nautiche al largo di Donnalucata, nel ragusano, poco al fuori dalle acque territoriali italiane.
Ieri un portavoce dell'ong aveva parlato di una situazione “insostenibile”. Tra i migranti, 55 sono minori, il più piccolo ha solo tre anni, una ventina hanno bisogno di cure mediche. In particolare, ci sarebbe un caso di polmonite.
A Reggio Calabria sbarcati tutti dalla Rise Above
La nave Rise Above è arrivata al porto di Reggio Calabria scortata da due motovedette della Guardia di finanza e della Capitaneria di porto. Poco dopo sono cominciate le operazioni di sbarco degli 89 migranti a bordo, terminate in mattinata. Non c'è stata una selezione, a quanto pare, perchè i salvataggi sono avvenuti in zona di ricerca e salvataggio (sar) italiana. Non sono stati emessi provvedimenti giudiziari e la nave, in serata, ha potuto riprendere il mare.
I migranti sono stati poi trasferiti nella palestra di una scuola del quartiere Gallico, dove è stato allestito un centro di prima accoglienza in attesa del trasferimento sulla base del riparto nazionale stabilito dal ministero dell'Interno. Da giorni la nave della ong Mission Lifeline si trovava davanti alla costa orientale della Sicilia in attesa dell'assegnazione di un porto. Cosa che è avvenuta ieri sera. Secondo quanto si è appreso i migranti sbarcheranno tutti, a differenza della GeoBarents e Humanity one a Catania, perché quello della Rise Above è considerato come un evento Sar.
Nella prima fase dello sbarco l'equipaggio della "Rise Above" non è stato fatto scendere dalla nave in attesa che lo stesso fosse identificato dalle forze dell'ordine. Fonti delle forze dell'ordine facevano sapere che occorreva verificare se, tra i marittimi a bordo dell'imbarcazione gestita dalla ong ci fossero persone non comunitarie per le quali ci potevano essere delle restrizioni. Eseguito l'accertamento e verificato che tutti i componenti sono comunitari intorno a mezzogiorno gli stessi hanno avuto la possibilità di scendere sulla banchina.
A bordo della nave tra gli 89 migranti c'erano una quarantina di minori tra cui diversi bambini, alcuni di pochi mesi. I migranti provengono da Costa d'Avorio, Guinea Tunisia, Egitto, Camerun, Burkina Faso e Liberia. Al porto di Reggio Calabria le operazioni sono coordinate dalla Prefettura. Sul posto Polizia, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Protezione Civile e l'associazione Medici del mondo.
Nella notte concluso un altro sbarco a Pozzallo
Concluse alle 2.30 le operazioni di sbarco a Pozzallo dei migranti dal rimorchiatore Nos Aries. Si tratta di una parte dei migranti messi in salvo ieri a circa 15 miglia al largo delle coste siracusane mentre si trovavano su un motopeschereccio sovraffollato e a rischio naufragio. Con l'approdo del rimorchiatore di questa notte, avvenuto intorno all'una, a Pozzallo, con 186 migranti il conteggio complessivo è di 497 migranti messi in salvo nell'operazione che ha coinvolto 3 mezzi militari - due motovedette, la cp323 della Guardia costiera, la G79 "Barletta" della Guardia di Finanza e il pattugliatore Frontex Rio Arlanza della Guardia civil spagnola - e due mezzi civili: il rimorchiatore Nos Aries e un cargo delle Isole Marshall che ha fatto da ridosso a protezione dell'operazione sar e una volta conclusa ha poi abbandonato la scena del soccorso. I tre mezzi militari hanno portato ad Augusta 311 persone nel pomeriggio di ieri.