Maxi truffa ai danni di precari siciliani: assunti senza saperlo
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PALERMO, 17 FEBBRAIO 2016 - Un centinaio di persone, precari siciliani appartenenti al bacino dei cosiddetti "ex Pip", che ricevono il sussidio pubblico di 830 euro al mese, sono stati vittima di una maxi-truffa. Da circa un anno infatti risultavano assunti in ditte a Salerno, a Crotone, a Genova, a Taranto senza però aver mai lavorato. [MORE]
I precari, che negli archivi informatici dell'Inps risultano inquadrati da almeno un anno con contratti a tempo pieno in aziende del Mezzogiorno e del Nord Italia, si ritrovano con richieste di disoccupazione mai presentate incompatibili col sussidio di cui sono beneficiari e che rischiano ora di perdere.
La vicenda è venuta alla luce dopo che una donna, consultando il proprio profilo contributivo nel sito dell'Istituto, ha scoperto di risultare assunta in una ditta campana.
«Non ho mai firmato contratti e non conosco questa azienda, che comunque esiste perché ho verificato. Qualcuno si è impadronito dei nostri dati sensibili, girandoli a una serie di ditte. Non ho mai lavorato per questa azienda e non ho mai chiesto la disoccupazione, nonostante l'Inps me la stesse per accreditare», ha dichiarato incredula la donna.
Intanto l'Inps sta passando al setaccio le posizioni di decine di lavoratori precari. Secondo le prime valutazioni dell'Istituto ad essere coinvolti nella vicenda sarebbero alcuni patronati che avrebbero presentato le richieste di disoccupazione per conto dei lavoratori a loro insaputa.
Al lavoro per cercare di fare chiarezza sulla vicenda anche la Regione, in quanto i dati sensibili dei precari sono custoditi negli archivi informatici del dipartimento e in quelli dell'Inps.
[foto: rainews.it]
Antonella Sica