Mafia, Alfano ai boss: «Lo Stato è pronto ad inasprire il carcere duro»
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MILANO, 16 DICEMBRE 2013 - «I boss mafiosi sappiano che se provano a far uscire ancora informazioni fuori dal carcere, lo Stato non avrà alcuna timidezza ad impedirlo ed è pronto ad indurire sempre di più il regime del carcere duro». Sono queste le dure parole pronunciate dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano, a margine dell’audizione della commissione Antimafia che si è svolta presso la Prefettura di Milano.
Parole necessarie quanto importanti soprattutto alla luce delle recenti minacce di morte che il Capo dei Capi, Totò Riina, detenuto nel carcere di massima sicurezza di Opera, ha rivolto contro il pm Nino Di Matteo, il quale rappresenta l’accusa nel processo sulla trattativa Stato-mafia e che per motivi di sicurezza ha dovuto rinunciare a prendere parte all’ultima udienza del processo stesso.
In tal senso il vicepremier Alfano ha affermato: «Noi abbiamo offerto ai magistrati di Palermo ogni disponibilità che è nei poteri dello Stato di dare. Non c’è nulla di più efficace – continua – dei sistemi di protezione che abbiamo immaginato. Ma se si dovessero identificare altre misure più efficaci, noi siamo comunque disponibili».[MORE]
«Lo Stato - ha concluso il ministro Alfano – è dalla parte dei magistrati e metterà a disposizione tutti i mezzi tecnologici e di sicurezza per salvaguardare la loro vita».
(Immagine da sokratis.it)
Giovanni Maria Elia