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ROMA, 30 SETTEMBRE - Cresce la tensione attorno al referendum per l’indipendenza catalana: nella notte una persona non ancora individuata ha sparato con un arma ad aria compressa su quattro attivisti che hanno occupato una scuola di Manlleu.[MORE]
Il sindaco del paese situato nella comunità autonoma della Catalogna è intervenuto, definendo l’evento “un attacco fascista” e richiamando l’attenzione ai valori fondamentali della democrazia.
L’occupazione ha visto partecipare nelle città principali anche adulti accompagnati dai loro figli e alcuni agricoltori alla guida dei rispettivi trattori, il tutto per impedire una possibile chiusura dei seggi da parte del Governo spagnolo.
Forti le parole del Presidente del Governo della Catalogna Puigdemont, che orgoglioso grida ad una vittoria già raggiunta poiché “gli indipendentisti hanno sconfitto la paura, le minacce, le pressioni, le menzogne e le intimidazioni di uno Stato autoritario”.
Prosegue intanto l’azione anti-referendum messa in atto da parte del Governo spagnolo. Dopo l’ordine di chiusura dei seggi l’attenzione è stata diretta alla messa offline delle app dedicate all’individuazione last-minute di seggi disponibili e al voto elettronico, chiudendo quindi la strada a due delle più importanti alternative di accesso alla votazione.
I sondaggi tuttavia parlano chiaro: fonti Agi attestano che i votanti catalani sarebbero sei su dieci, nell’attesa di vedere se la votazione sarà nella pratica svolta.
Federico Ferro