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L'Uefa desidera chiarimenti dalla Figc sulla posizione dell'Inter e scudetto 2006

Davide Scaglione
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L'Uefa desidera chiarimenti dalla Figc sulla posizione dell'Inter e  scudetto 2006
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FIRENZE, 06 OTTOBRE 2011-  L’Uefa chiede, cortesemente, alla Figc delucidazioni sulla vicenda scudetto 2006. Un’elegante richiesta di spiegazioni o l’ennesima non esaltante sollecitazione al calcio italiano? Ci risiamo, ancora lo scudetto della discordia, ancora i veleni di uno scandalo forse indelebile. Su Calciopoli si sono scritti fiumi di parole e molti hanno preferito lasciarsi il marciume alle spalle. Ma c’è chi di “dimenticare” non ne vuole sapere. Il riferimento alla Juventus è ovvio: la squadra più scudettata d’Italia ha conosciuto in seguito allo scandalo l’onta della serie B, la revoca di due scudetti vinti sul campo  e ha ereditato un’immagine inevitabilmente compromessa con conseguente fatica a ritrovare la forza e la gloria dei tempi di migliori.[MORE]

Lo scudetto attribuito in fretta in furia all’Inter però è stato troppo per i tifosi bianconeri, quando sono venuti a conoscenza della posizione non immacolata dei nerazzurri, “salvati” dalla prescrizione. Ora a chiedere spiegazioni non è solo la Juventus, che ha fatto del "famigerato" scudetto 2006 un’autentica crociata (per molti anacronistica ed ossessiva), ma l’organizzazione suprema del calcio europeo che supporta, seppur in maniera soft, l'esposto juventino.

 Il testo integrale della missiva dell' Uefa, in francese, nella relativa traduzione in italiano è il seguente:
“Signor presidente e signori della Federazione italiana giuoco calcio, trovate allegato alla presente una copia della corrispondenza che ci ha spedito il 2 settembre 2011 il presidente della Juventus. Come potete constatare, la Juventus si duole che il titolo di campione d’Italia per la stagione 2005-2006 le sia stato tolto, ritiene che l’Internazionale di Milano abbia commesso dei fatti dello stesso genere durante la stessa stagione, protesta perché quest’ultimo club non è stato sanzionato e domanda all’Uefa
1) di pronunciarsi sulle modalità con cui la Figc ha svolto l’inchiesta sui fatti che riguardano la Juventus e – soprattutto – l’Internazionale di Milano;
2) di sanzionare l’Internazionale Milano dichiarando che il club non ha il diritto di partecipare all’Uefa Champions League 2011.12;
3) di informare la Juventus sulle misure che prenderà contro l’Internazionale Milano e la Figc;
La Juventus domanda in sostanza all’Uefa di verificare che la Figc abbia svolto bene il suo lavoro. A priori, noi non abbiamo alcuna ragione di dubitarlo. Comunque, sarebbe probabilmente utile che voi ci facciate parte della vostra posizione su quanto la Juventus ha dichiarato, in maniera di dissipare tutti gli eventuali malintesi. Avremo bisogno di conoscere la vostra risposta entro il 19 ottobre. Poi vedremo cosa è opportuno fare. Vi ringraziamo in anticipo e restiamo a disposizione per qualsiasi ulteriore ragguaglio.
I nostri migliori saluti sportivi, Pierre Cornu, consigliere capo degli Affari legali”.

Alla luce di questa lettera, la Juventus ha azzeccato la scelta di non "risparmiare il francobollo" come aveva ironicamente suggerito Michel Platini. Nel testo, i toni dell'Uefa non sono aggressivi o pretestuosi ma morbidi e "politicamente corretti". Non potrebbe essere altrimenti. Forse il tutto verrà archiviato come un semplice e sterile atto dovuto. Una cosa è certa: le parole di Pierre Cornu, magari non cambieranno le carte in tavola, ma di sicuro riaccendono gli animi su una triste pagina del nostro calcio che, a torto o ragione, non si riesce a voltare.

Davide Scaglione

 

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Scritto da Davide Scaglione

Giornalista di InfoOggi

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