Inondazione Scavi di Sibari, il sindaco di Cassano allo Jonio si appella al Presidente Napolitano
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CASSANO ALLO JONIO (CS), 29 GENNAIO 2013- Il sindaco di Cassano allo Jonio, Giovanni Papasso, si e’ rivolto, con una lettera, al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, chiedendo il suo intervento ”per risolvere la situazione di emergenza determinatasi a seguito dell’allagamento dell’area archeologica di Sibari a causa dell’esondazione, il 18 gennaio scorso, del fiume Crati”.
”Tonnellate di acqua e fango – scrive Papasso – hanno completamente sommerso quel sito archeologico che puo’ essere considerato, a pieno titolo, patrimonio dell’umanita’ intera, per il nome leggendario e la storia della Polis piu’ importante della Magna Grecia che rievoca. L’esondazione del fiume, unita all’incuria e all’uso spregiudicato dell’uomo dei beni della natura, hanno trasformato il luogo che, fino a poco tempo fa, era la meta preferita di studiosi, appassionati di storia e turisti, in un immenso lago di fango, che ha quasi cancellato le testimonianze di una storia antica, che e’ ancora quasi tutta da portare alla luce. Dopo l’esondazione del fiume, e di fronte allo scenario spaventoso del sito archeologico scomparso, mi sono rivolto a tutte le autorita’, dal Presidente della Regione Calabria al Presidente del Consiglio dei Ministri ed a vari ministri. Tanti appelli, purtroppo, ad ora, non hanno ricevuto alcun riscontro. Per salvare gli scavi di Sibari abbiamo bisogno non solo di risorse economiche, ma anche di tecnici specializzati, che sappiano dare i giusti suggerimenti per liberare i reperti storici dal fango e per evitare di dover ricominciare con una nuova campagna di scavi”.
”Per queste ragioni – conclude il sindaco di Cassano – le rivolgo questa mia umile ed accorata richiesta d’aiuto perche’ faccia quanto in suo potere per aiutare la nostra comunita’ a salvare l’Area archeologica di Sibari”.[MORE]