Giallo sulla morte dell'assistente del Papa: spunta la figura di un uomo
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ROMA, 24 FEBBRAIO 2016 – Si infittisce di mistero la morte di Miriam Woldu, 34 anni, ragazza italiana di origine eritrea e impiegata alla reception di Santa Marta, la residenza di Papa Francesco, trovata morta venerdì scorso dal fratello nella sua casa di Pisana, alla periferia della Capitale. La donna risultava essere incinta di sette mesi e probabilmente è morta per un coma diabetico. Ma per giorni nessuno l’aveva cercata o si era preoccupato per le sue condizioni e così è morta in solitudine senza che nessuno ne sapesse nulla.
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Ma c’era un segreto nella vita della giovane donna, separata da più di un anno; un amore che lei teneva nascosto. Un uomo, forse il padre del bambino che stava per nascere, un addetto della sicurezza del Papa e conosciuto in Vaticano, che non si era reso conto della condizione della ragazza e che, ascoltato ieri dai Carabinieri, ha dichiarato loro che non poteva fare nulla per Miriam perché si trovava fuori dall’Italia, in missione all’estero. I due, in passato, hanno evidentemente cercato di nascondere la loro storia per un qualche motivo, ma non ci erano riusciti poichè una vicina di casa aveva visto l’uomo di sfuggita e lo aveva anche descritto come «un uomo alto, elegante, capelli tagliati a spazzola come li portano i militari, aveva un mazzo di fiori in mano».
Alessio Crapanzano
(FOTO: leggo.it)