FITET Sardegna: Simone Carrucciu confermato presidente del Comitato isolano
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FITET Sardegna: Simone Carrucciu confermato presidente del Comitato isolano

mercoledì 11 novembre, 2020

CAGLIARI, 11 NOVEMBRE 2020 - Una squadra allargata, non solo istituzionale, che ha a cuore lo sviluppo del tennistavolo in sintonia con i tempi. Dietro la vittoria di Simone Carrucciu che porta a tre i suoi mandati consecutivi c’è una base consolidata e affiatata che sostiene un programma sempre più ambizioso mirante a rafforzare l’immagine della disciplina in tutto il territorio, assemblando le potenzialità olimpiche e paralimpiche nel nome dell’integrazione.

Carrucciu, agente di commercio, norbellese di nascita e dal 1998 presidente del Tennistavolo Norbello si avvarrà della collaborazione di altri quattro consiglieri. Due sono le conferme tra cui il vicepresidente uscente Gianluca Mattana, sarrabese doc, maresciallo dell’Aeronautica e presidente della Muraverese Tennistavolo, votato in quota dirigenti; e Maurizio Muzzu, consulente finanziario nativo di Macomer ma militante nel club Il Cancello Alghero, eletto in quota atleti. Le new entry sono due: Francesco Zentile, votato in quota tecnici, è presidente del TT Santa Tecla Nulvi e di professione fa l’insegnante di sostegno. Dal Medio Campidano arriva invece il medico Michele Lai, da pochi mesi presidente della società pongistica T.T. Guspini.

La proclamazione è avvenuta nella palestra comunale di Norbello per l’occasione accessoriata di tutto punto e sanificata in ogni dove con un lavoro certosino da parte della società pongistica padrona di casa che ha applicato i protocolli con molta severità già all’ingresso, anche attraverso l’utilizzo di termometro e saturimetro.

Il confermato presidente sapeva di tutti i rischi a cui stava andando incontro nell’organizzare l’assemblea: “Non era automatico essere qui oggi – ha sottolineato – e solo il bene che vogliamo a questo sport ci ha portato a Norbello per questo importante appuntamento federale. Ringrazio chi è qui con noi per aver onorato l’impegno in un periodo sicuramente molto difficile per tutti. I numeri riscontrati nel piccolo comune del Guilcer, dieci società presenti su ventotto affiliate, sono molto lusinghieri considerando che in tanti non si sono potuti accostare alle urne per quarantene, isolamenti fiduciari e sospetti contagi.

Ma la forza assembleare presente, monitorata con molta attenzione dalla Commissione Verifica Poteri presieduta dall’arbitro internazionale, nonché Fiduciario Arbitro Regionale della Sardegna Emilia Pulina da Sassari e coadiuvata dai suoi colleghi Nicola Mazzuzzi da Cagliari e Augusto Sau da Tonara, si è espressa all’unanimità attribuendo tutti i voti disponibili a Carrucciu (77). Stesso dicasi per Lai (57 preferenze su 57), Muzzu (15 su 15) e Zentile (5 su 5). Curioso lo spoglio riguardante Mattana, anche lui al suo terzo mandato, che totalizzando 56 preferenze su 57 si è subito munito di sorriso e lanternino alla ricerca dell’inconsapevole “traditore”.

I risultati sono stati snocciolati dal presidente dell’Assemblea Prof. Gabriele Schintu, delegato CONI della provincia di Oristano e profondo conoscitore dell’attività della FITET Sardegna sviluppatasi in questi ultimi otto anni.

Nel suo discorso di insediamento Schintu ha ringraziato Carrucciu e astanti per la fiducia accordata, ricordando il particolare e doloroso momento che tutti stiamo attraversando, ma mettendo l’accento anche sulla prova d’efficienza della Fitet Sardegna che convocando la riunione in questo particolare periodo ha fatto da apripista mostrando al suo interno fermenti e aspettative verso una ripresa, auspicabilmente molto vicina. “Quello lanciato dalla Fitet Sardegna – ha aggiunto Schintu - deve essere un segnale di fiducia verso tutto il movimento pongistico sardo”.

L’appuntamento elettorale è stato utile per fare una ripassata generale di tutto ciò che è stato intrapreso nell’ultimo quadriennio. E Carrucciu lo ha dovuto fare con una certa speditezza rispetto ai suoi normali standard per venire incontro a coloro che abitando lontani da Norbello dovevano intraprendere il viaggio di ritorno. “Confesso di aver mantenuto la stessa energia di otto anni fa – ha dichiarato il presidente – cui si aggiunge la maturità e l’esperienza acquisita assieme a tutta la squadra che ha lavorato con me. Si è creata una base solida e importante e ciò consente di non crollare facilmente davanti alle insidie di una pandemia che ci sta mettendo in croce da febbraio”. Ha poi messo in luce quanto sia stato importante creare rete con le altre federazioni: “Siamo ormai una realtà ben riconosciuta dal movimento sportivo regionale”.

Dopo aver trasmesso i saluti della Fitet nazionale, in particolare dal vice – presidente federale Carlo Borella che avrebbe dovuto partecipare all’Assemblea, ma è stato bloccato dalle normative anti Covid, Carrucciu ha fatto notare come sia restrittivo limitare la crescita del comitato al mero espletamento dei riti burocratici, che seppur essenziali, rappresentano solo una parte se rapportata alla mole di lavoro svolta. “L’evoluzione si è registrata sotto il profilo organizzativo – ha aggiunto – ad esempio con l’avvio di alcuni progetti federali, come quello riservato ai giovani, piuttosto che “TennistavolOltre” dove si è entrati nel mondo delle scuole con un lavoro organico e condiviso”. E per sostenere tali iniziative erano indispensabili anche adeguate risorse perché non sempre alle cose sperate si può dare attuazione. “Grazie ad una buona gestione delle risorse del Comitato – prosegue – in questi anni abbiamo creato tante attività attraverso l’organizzazione costante di stage olimpici e paralimpici dove i tecnici responsabili potevano contare anche sull’apporto di un numero congruo di sparring. Importantissime anche le introduzioni di altre figure rispetto agli standard passati come preparatore atletico, fisioterapista, psicologo. Si può fare ancora di più, queste sono solo delle buone basi che ci permetteranno di andare avanti con ottimismo”.

Carrucciu non fa passare inosservata l’attività curriculare intrapresa ormai da sei stagioni, dove la Fitet Sardegna è stata la prima federazione ad aver firmato il protocollo di partnership, presso l’unica scuola della Sardegna ad indirizzo sportivo Porcu – Satta; qui agli studenti della media si spiega cosa è il tennistavolo sotto un aspetto prettamente didattico: “Ciò ci permette di coltivare la cultura del tennistavolo”.

Ha risaltato il ruolo importante che il Comitato riserva alla comunicazione. L’ufficio stampa che cura anche le Cronache Pongistiche, infatti, è giunto all’undicesimo anno di vita: “A qualcuno può sembrare un disturbo dover rilasciare dichiarazioni sulla propria attività di club – ammonisce - ma evidentemente si ignora l’impatto notevole che si dà all’esterno, risaltando il nostro mondo, soprattutto quello regionale, grazie agli approfondimenti continui sulle vicende dei campionati”. In effetti le notizie del tennistavolo sardo circolanti sul web sono innumerabili: “Provare per credere”.

La Fitet Sardegna non ha mai fatto mancare l’adesione alle manifestazioni organizzate dal CONI (Turisport) e dal CIP (Giornate Nazionali e Regionali Paralimpiche). Altro esempio è dato da Ateneika, evento musicale – sportivo indirizzato verso un pubblico universitario. “E per fare tutte queste cose – ha sintetizzato Carrucciu – bisogna esserci, non sono sufficienti le teorizzazioni”.

Uno spazio del suo discorso lo dedica anche a “Vivi il Ping-Pong” e alle sue potenzialità che a suo avviso non sono state pienamente percepite. “Vivi il Ping-Pong è un progetto di arredo urbano, con finalità sportive, sociali e culturali – ha specificato il rieletto presidente - che coinvolge tutti, con un beneficio sia per le comunità, sia per le nostre Società Sportive. Nel comune di Zeddiani, il primo in Sardegna, ricordo l’entusiasmo degli amministratori comunali e della popolazione che avevano a disposizione uno spazio di gioco libero e senza vincoli. Se ogni società, nel proprio territorio di appartenenza, si prodigasse per pungolare le amministrazioni comunali affinché finanzino un progetto di questo tipo (promuovendo l’installazione di un tavolo all’aperto in un’area pubblica, valorizzandola), per il tennistavolo sarebbe un ottimo biglietto da visita che ne certifica il suo curriculum”.

L’attenzione si è poi spostata sulle altre attività olimpiche e paralimpiche. Il comitato ha voluto fortemente supportare, anche con importanti risorse proprie, lo sviluppo del settore giovanile. In quello paralimpico, nato sette anni fa, la struttura si è ben organizzata grazie anche alla stretta sinergia con il Comitato Paralimpico in un’ottica di crescita collettiva. E l’oratore ne ha approfittato per porgere agli astanti i saluti del presidente CIP Sardegna Cristina Sanna che sarebbe dovuta intervenire ma impegni dell’ultima ora l’hanno costretta a rinunciare.

Se tante cose sono state fatte il grande merito è della squadra uscente composta da Gianluca Mattana, Riccardo Lisci, Sergio Ticca e Maurizio Muzzu. “Il ringraziamento è d’obbligo nei confronti di persone che hanno molto a cuore la solidità del movimento, sicuramente si può fare sempre meglio, ma sono soddisfatto di quanto abbiamo fatto. Un sentito ringraziamento lo devo anche a tutte le singole persone che hanno collaborato attivamente in questo quadriennio con la Fitet Sardegna. Grazie”.

Di seguito si è aperta la discussione sulla relazione programmatica e il presidente dell’assemblea Gabriele Schintu ha evidenziato, complice il suo ruolo al MIUR, come la Fitet Sardegna abbia dato un forte impulso alla propria attività nelle scuole, sensibilizzando i ragazzi alla pratica del tennistavolo. E ha ricordato pure la donazione di un tavolo da tennistavolo al carcere di Oristano, diventato un punto di riferimento per gli ospiti della struttura. E poi ha menzionato i campionati mondiali studenteschi del 2012 quando i partecipanti di tante culture ed etnie hanno goduto pienamente degli effetti benefici sprigionati dalla città di Cagliari in tutte le sue estrinsecazioni, dove il tennistavolo ovviamente rappresentava il piatto forte.

L’ANALISI DELLE FUTURE PROSPETTIVE

La parola è poi passata nuovamente a Carrucciu, questa volta in qualità di candidato presidente, che ha presentato le intenzioni del nuovo quadriennio. “Il nuovo consiglio – ha anticipato – deve necessariamente dare continuità al programma svolto nel quadriennio precedente, risaltando come sempre i valori di condivisione e integrazione, monitorando costantemente le continue evoluzioni del movimento”. Ha tenuto a chiarire che non ci sono solo cinque candidati, ma la squadra è molto più ampia perché dietro le figure elette agisce un nutrito gruppo di persone. “Penso che per ottenere risultati costanti e importanti, la soluzione sia il dialogo tra le varie componenti del Comitato”.

Una delle mission principali continuerà ad essere la diffusione del tennistavolo nei territori dove ancora esistono poche realtà pongistiche. “Mi viene immediatamente in mente Nuoro, la Gallura o il Goceano. Oppure riaccendere la fiamma della passione in altre località dove un tempo giocare a tennistavolo rappresentava una prassi molto radicata”. La nuova squadra è convinta che organizzare frequentemente gli incontri in videoconferenza tra tutti i settori della Federazione, rappresenti un modo agevole per tenersi costantemente uniti e informati. “Lo abbiamo sperimentato proprio in questo ultimo periodo radunando società, arbitri e tecnici, e i riscontri positivi sono sotto gli occhi di tutti perché viene favorito un confronto costante finalizzato alla crescita dell’intero movimento pongistico da noi rappresentato”.

Per quanto riguarda l’organizzazione del servizio di Segreteria, l’ufficio di via Grosseto a Cagliari resterà operativo, Covid permettendo ovviamente.

Venire incontro alle società che per via della pandemia non possono disporre delle palestre è un altro nodo importante della politica futura: “Si è pensato di organizzare degli stage rivolti alle fasce di ragazzi che non rientrano nell’alto livello, in modo da mantenere viva l’attività. Proseguiremo e consolideremo l’attività giovanile, sulla stessa linea del grandissimo lavoro svolto nell’ultimo quadriennio. Soprattutto attraverso il “Progetto Giovani”, istituito per monitorare capillarmente nuove e consolidate realtà, nell’ottica della preservazione e dell’incentivazione”.

Approfittando del progetto federale paralimpico nelle scuole “TennistavolOltre Plus”, il Comitato mira ad interessare più istituti scolastici possibili. Impresa non ardua perché nella prima edizione si è agito molto bene coinvolgendo scuole di molteplici zone della Sardegna. “Ad oggi abbiamo delle adesioni, ma tutto è in stand-by causa emergenza Covid”. Per ciò che concerne la struttura dell’attività individuale Regionale, sarà sostanzialmente in linea con quanto fatto in questi ultimi anni, ma si è confermato quanto l’intelaiatura futura sia ancora molto incerta per via della pandemia.

Per l’attività a squadre Regionale c’è l’intenzione di continuare con la struttura piramidale oramai consolidata negli anni.

Un altro capitolo che sta a cuore e che verrà sviscerato con sempre più entusiasmo è quello legato al paralimpismo. “Siamo ben felici di continuare, in grande sinergia con il Comitato Italiano Paralimpico, l’attività avviata qualche anno fa all’Unità Spinale di Cagliari e al Santa Maria Bambina di Oristano – rammenta Carrucciu – e abbiamo l’intenzione di promuovere il tennistavolo paralimpico con progetti sempre più coinvolgenti”.

Il CIP Sardegna ha recentemente coinvolto tutte le federazioni paralimpiche, annunciando che è in fase di progettazione un nuovo bellissimo progetto, in linea con Vivi il Ping-Pong. L’idea è di realizzare un Parco Sportivo Paralimpico in alcune aree da definire. L’iniziativa prenderà forma attraverso un concorso di idee a cui la Fitet Sardegna sicuramente parteciperà.

Secondo quanto affermato da Carrucciu verrà rafforzata la comunicazione sul web e nei social, anche attraverso dirette streaming che coinvolgeranno tutto il movimento pongistico.

Le attenzioni si sono successivamente spostate verso il pianeta arbitrale e il presidente tris affronta l’argomento ringraziando in primis l’operato di Emilia Pulina in qualità di Fiduciario Arbitro Regionale. Il F.A.R. coordinerà l’attività degli Arbitri Regionali organizzando aggiornamenti periodici in tutta l’Isola, fra gli arbitri stessi, e coinvolgendo dirigenti e atleti per un proficuo scambio di esperienze. Saranno organizzati anche corsi di formazione per nuovi aspiranti arbitri.

La chicca più allettante trapela a fine discorso. Il motto può essere: “Ci saranno soldi per tutti”. E non è la solita fatua promessa elettorale perché i fondi si sono già materializzati e trasferiti dalla Regione Sardegna attraverso la legge Regionale 22 del 2020 che ha destinato alla Fitet Sardegna un importante contributo destinato al settore sportivo regionale, al fine di contenere gli effetti negativi dell'emergenza epidemiologica Covid-19, basato sul numero di società sportive iscritte all’Albo regionale nel mese di febbraio 2020. “Ridistribuiremo il finanziamento a tutte le Società affiliate in modo articolato e preciso – rimarca Carrucciu - con criteri equilibrati e trasparenti che saranno messi a conoscenza di tutti, attraverso un bando di prossima pubblicazione, in perfetta linea con quanto richiesto dalla Regione Sardegna, che ringrazio vivamente per l’attenzione rivolta al mondo sportivo in un momento così delicato. Probabilmente sarà difficile vedere sorrisi d’approvazione uniformi stampati sulle facce dei dirigenti destinatari, ma è indubbio che il consiglio uscente ha pensato a tutti, ponderando in ogni minimo dettaglio qualsiasi aspetto della nostra realtà regionale, proprio per non dimenticare nessuno. Sicuramente rappresenta una bella boccata d’ossigeno per l’intero movimento e ne sono felice”.



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