Fisco, CGIA: stangata di fine agosto
Economia Umbria

Fisco, CGIA: stangata di fine agosto

sabato 16 agosto, 2014

VENEZIA, 16 AGOSTO 2014 – Secondo l’Ufficio studi della CGIA di Mestre entro la fine del mese «i contribuenti italiani dovranno versare all’Erario - al netto dei contributi previdenziali - oltre 29 miliardi di euro di imposte».

Nel comunicato ufficiale si legge che «le principali scadenze fiscali/contributive di questo mese sono 11, così distribuite: 7 entro il 20 di agosto; una entro il 25 agosto e altre 3 entro il 31 agosto. Visto che quest’ultima data cade di domenica, il termine slitta di un giorno (1 settembre)».

La voce più pesante interesserà l’Iva, il cui gettito «dovrebbe superare i 13 miliardi di euro»; a seguire, «il versamento da parte dei datori di lavoro delle ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori, pari ad un importo di 7,6 miliardi di euro e il pagamento del saldo e dell’acconto Irpef che dovrebbe garantire un gettito di 2,45 miliardi». Inoltre, ulteriori 1,7 miliardi perverranno «nelle casse dello Stato dal pagamento dell’addizionale Irpef, mentre dall’Irap e dall’Ires sono previsti altri 3 miliardi di euro. Infine, i lavoratori autonomi dovranno versare le proprie ritenute Irpef per un importo che dovrebbe toccare 1,3 miliardi di euro».[MORE]

Per il segretario della CGIAGiuseppe Bortolussi, per via del carico fiscale di agosto «molti italiani sono stati costretti ad accorciare le vacanze o, nella peggiore delle ipotesi, a starsene a casa. A settembre, poi, non è detto che tutte le attività riaprano i cancelli. In attesa di tempi migliori, imprese e famiglie hanno deciso di risparmiare».

Il timore è che la situazione possa peggiorare, dal momento che «Nel 2015 il Governo ha deciso di tagliare la spesa pubblica di 17 miliardi di euro, con un impegno minimo da raggiungere che non potrà essere inferiore ai 4,4 miliardi di euro». Nella peggiore delle ipotesi, scatterebbe la cosiddetta “clausola di salvaguardia”. «In altre parole - conclude la nota della CGIA -, come ha confermato nei giorni scorsi il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, a fronte del mancato taglio della spesa, i contribuenti saranno chiamati a sopportare un aggravio fiscale di 3 miliardi di euro, a seguito della riduzione delle agevolazioni/detrazioni fiscali e all’aumento delle aliquote, mentre i ministeri dovranno tagliare la spesa per un importo di almeno 1,44 miliardi di euro».

 

Domenico Carelli

(Foto: glservices.lv)


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