Eucarestia: pane della vita

Don. Alessandro Carioti
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Eucarestia: pane della vita
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Come accostarsi all'Eucarestia? È proprio necessario confessarsi prima? Risponde alla domanda di Mimmo don Giuseppe Comi.

D. Carissimo, dopo tanti anni, mi sono riavvicinato alla Chiesa. Volevo sapere se per accedere alla Comunione bisogna fare la Confessione (come sempre è stato), o basta un Padre Nostro. Gradirei una risposta, Mimmo.

R. Caro Mimmo,
rispondo alla tua domanda richiamando la tua attenzione sul significato dell’Eucarestia. Cos’è l’Eucarestia?

È Cristo che nel suo corpo e nel suo sangue si dona a noi affinché possiamo essere in Lui e possiamo divenire Lui. Chi mangia Cristo, l’Agnello di Dio senza macchia di peccato non può accostarsi a lui con il cuore impuro, con lo spirito non emendato, con il peccato nel cuore, con il vizio che cinge l’anima, con l’assenza in noi di ogni luce che discende dal cielo.[MORE]

L'Eucaristia è il pane della vita. Un morto prima lo si risuscita, poi gli si dà il cibo. Ecco perché la confessione è di necessità per coloro che sono morti alla grazia di Dio, alla verità di Cristo Gesù. Senza di essa sarebbe come se si desse del cibo ad un cadavere. Se l'uomo è morto, solo la potenza dello Spirito Santo può risuscitarlo. Se sei morto, non potrai risuscitare da te stesso, hai bisogno di qualcun altro che ti riporti in vita. Colui che è preposto a riportare in vita la tua anima è il sacerdote, ministro del perdono di Dio e della sua misericordia.

Il perdonare i peccati è il primo dono del risorto agli uomini. "Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi". Dopo aver detto questo alitò su di loro e disse: "Ricevete lo Spirito Santo, a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi" (Gv 20).

Le cose necessarie per una santa e ottima confessione sono ben cinque: esame di coscienza, dolore dei peccati, accusa, proponimento, soddisfazione. Il dolore è la cosa più necessaria affinché possa esserci il perdono. Senza dolore per il peccato commesso non vi è volontà decisa e risoluta di non peccare più. La Confessione è vera nuova creazione e risurrezione dell’uomo. Il peccato è morte, perdita della vita divina in noi. Con il perdono dei peccati, la vita eterna ritorna in noi e noi ricominciamo a vivere secondo verità. Rinnovati e ricreati dalla grazia di Dio, da nuove creature, possiamo ritornare nella città dei nostri fratelli per vivere una vita nuova, per testimoniare la luce che abbiamo ricevuto da colui che è il risorto.

Don Giuseppe Comi

 

Si ricorda che ognuno può porre i propri dubbi, i propri interrogativi scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica parolaefede@infooggi.it . Si cercherà di fornire a tutti una risposta.

Fonte Foto: www.parrocchiadironcaglia.it

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Scritto da Don. Alessandro Carioti

Giornalista di InfoOggi

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