Emilia Romagna, Pd verso le primarie: la sfida è tra due renziani
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BOLOGNA, 13 LUGLIO 2014 – Dopo Vasco Errani, il partito democratico guarda al futuro, soprattutto in seguito alle dimissioni del presidente della Regione Emilia Romagna dopo la condanna in Appello nella vicenda Terremerse. Sfumata l'opzione del sottosegretario di Matteo Renzi, Graziano Delrio, come successore, si viaggia verso le primarie. [MORE]
All'interno del partito sarebbero quindi aumentate le possibilità che si organizzino le primarie per scegliere il candidato del centrosinistra per la carica di governatore. La direzione del Pd avrebbe già nominato una condizione che definisca i tempi e i modi per candidarsi e votare. Una delle ipotetiche date è il 14 settembre, ma i tempi saranno strettissimi tenendo conto delle vacanze estive. Ci sarà comunque la festa dell'Unità a garantire la competizione e la visibilità dei candidati.
La sfida che va a delinearsi è quella tra il segretario regionale del Pd Stefano Bonaccini, e il parlamentare modenese Matteo Richetti, entrambi molto vicini al premier. Richetti è stato presidente del Consiglio regionale e sui diritti civili, ed è stato uno dei pochi componenti della direzione nazionale ad astenersi sull'adesione del Pd al Partito socialista europeo. Bonaccini è invece un ex bersaniano, diventato poi portavoce di Renzi della campagna per le primarie, poi responsabile nazionale degli enti locali per il partito.
I possibili outsider restano momentaneamente sullo sfondo: Daniele Manca, sindaco di Imola, Roberto Farlani, ex primo cittadino di Forlì, e Simonetta Saliera, vicepresidente della Regione. Ma se Renzi decidesse di schierare Delrio, le primarie salterebbero. Perciò dipende tutto dal premier, e dalla sua volontà di restare o meno in disparte in questo duello.
(Immagine da: europaquotidiano.it)
Stefania Putzu