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MESSINA, 7 MARZO 2014 - La recente escalation in Ucraina ha fatto tremare il mondo: l'ipotesi di un conflitto tra Occidente e Russia potrebbe destabilizzare gli equilibri geopolitici internazionali. Al momento prevale la diplomazia, nonostante l'invasione russa in Crimea. Tuttavia un’eventuale guerra contro l'ex Urss, potrebbe estendersi a tutti quei Paesi costretti a fare buon viso a cattivo gioco davanti allo strapotere militare americano.[MORE]
La prima nazione a sfruttare un eventuale impegno militare a stelle e strisce in Europa, potrebbe essere la Cina, che da qualche tempo valuta l'ipotesi di una "guerra lampo" contro il Giappone, per il possesso delle isole di Senkaku; mentre la Corea del Nord tenterebbe immediatamente una marcia verso Seul. Paesi come Iran e Siria potrebbero valutare di sferrare un attacco contro Israele, approfittando anch'essi del gravoso impegno militare degli Usa.
Allo stesso i Fratelli mussulmani non trovando più ostacoli stranieri, finirebbero per insinuarsi facilmente al potere in nazioni come Libia ed Egitto; circondando in questo modo i sionisti. Gli Stati Uniti si ritroverebbero così tre fronti di guerra da sostenere; un po' troppi al momento anche per loro. Al Qaeda intanto, potrebbe scatenare di nuovo il panico su territorio statunitense, con una serie di attentati terroristici.
L'America preoccupata essenzialmente di proteggere l'incolumità proprio territorio, oltre che tutelare gli interessi negli stati arabi petroliferi, sotto la pressione dell’opinione pubblica lascerebbe all'Europa l'onere di sostenere il protrarsi del conflitto con la Russia.
Fabrizio Vinci [email protected]
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