Covid: Tallini, a Calabria arrivati 45 mln su 115. Cosa ha fatto commissario con quei soldi?
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Covid: Tallini, a Calabria arrivati 45 mln su 115. Cosa ha fatto commissario con quei soldi?

sabato 7 novembre, 2020

Covid: Tallini, a Calabria arrivati 45 mln su 115 assegnati. Presidente Consiglio, cosa ha fatto commissario con quei soldi?
CATANZARO , 07 NOV - "Quando ci si trova davanti a delle grandi ingiustizie non c'è bisogno di atti di eroismo. E sicuramente la riunione straordinaria dell'assemblea di oggi non è un atto di eroismo ma è un atto di orgoglio, un momento in cui ognuno di noi, con i suoi limiti, con i suoi difetti, con i suoi errori, deve farsi trovare pronto per difendere la comunità che rappresenta". Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale della Calabria Domenico Tallini nel corso della seduta del Consiglio regionale sul tema 'Emergenza covid Calabria zona gialla'

Una seduta che Tallini ha definito "una difesa dell'autonomia di una terra e di un popolo che rischia di pagare prezzi altissimi ad una politica sanitaria nazionale assolutamente fallimentare che tenta in tutti i modi di coprire i clamorosi ritardi ed errori che hanno favorito la seconda ondata del virus nel nostro Paese. Le verità che stanno affiorando in queste ore, con le allucinanti dichiarazioni del commissario Cotticelli, l'uomo voluto dal Governo per gestire la sanità calabrese, lasciano senza parole e dimostrano che la Calabria è stata mandata alla deriva da Conte, Di Maio e Speranza.

I dati in nostro possesso - ha aggiunto - dimostrano che il virus circola in Calabria cinque/sei volte in meno che in Campania, Basilicata e tante altre regioni inserite nella zona gialla. Sappiamo dello stato fragile del nostro sistema ospedaliero, ma sappiamo anche che la saturazione delle terapie intensive e dei reparti è ancora ben lontana dai livelli di guardia. Il sospetto è che il Governo, pur di prorogare per altri tre anni lo stato di commissariamento della sanità calabrese, abbia creato in laboratorio un caso Calabria, bisognevole delle cure amorevoli dei commissari nominati dai Cinquestelle.

Non si è fatto nulla per migliorare in questi sette mesi la situazione sanitaria della Calabria! E chi doveva farlo? In vari passaggi ministeriali, in vari verbali e circolari ufficiali, è stato ribadito che tutta la gestione delle risorse assegnate alla Calabria per contrastare il virus toccava e tocca alla struttura commissariale e cioè allo stesso Governo". "Cominciamo a denunciare le tante falsità di questo Governo e dei suoi cortigiani - ha proseguito Tallini -. Alla Calabria sono stati assegnati 115 milioni di euro nel quadro della lotta al covid, ma nelle casse ne sono arrivati solo 45. Che fine hanno fatto gli altri 70 milioni?

E cosa ne ha fatto la struttura commissariale dei 45 milioni di euro assegnati alla Calabria? Lo diciamo noi: ne ha utilizzati solo 30, in maniera nemmeno del tutto trasparente, lasciandone nei cassetti 15 milioni, una somma enorme che sarebbe bastata ad aprire 150 posti di terapia intensiva". "Studieremo con gli uffici legali - ha quindi sostenuto - la possibilità di una grande azione di risarcimento-danni nei confronti dei superpagati esperti dei Cinquestelle, mandati in Calabria per gestire potere e denari, responsabili di questo clamoroso ammanco che ha privato la regione di nuovi servizi sanitari nel contrasto all'epidemia. Dobbiamo chiedere i danni al Ministro Speranza e al Commissario Cotticelli per la mancata predisposizione del piano anticovid e il mancato utilizzo di 15 milioni di euro. Da quasi 3 anni la sanità calabrese è in mano ad un solo partito, i Cinquestelle, che ha espresso i vari commissari".

"Le cose che stanno emergendo in queste ore, nella loro terrificante drammaticità - ha affermato Tallini - debbono fare maturare nell'opinione pubblica calabrese che c'è bisogno di una reazione forte, una reazione di dignità, una sorta di 'rivolta delle coscienze' contro uno stato centrale che umilia una regione che avrebbe bisogno di protezione e sostegno. Nell'ultima riunione del tavolo di verifica degli adempimenti regionali, tenutosi nei giorni 8 e 9 ottobre, i ministeri hanno ribadito che la redazione e l'approvazione del programma operativo relativo all'emergenza covid, nonché la destinazione e la gestione delle relative risorse, rientra nell'esclusiva competenza della struttura commissariale.

E' di una gravità assoluta, che non può passare senza una reazione, quanto detto dal commissario generale Cotticelli nella trasmissione televisiva 'Titolo V', nella quale, dopo molte reticenze, ha ammesso che il piano anticovid doveva farlo lui, che il Ministero della salute ci ha messo due mesi per rispondere ad un suo quesito e che solo tra una settimana il piano sarà pronto". "Conte e Speranza - ha aggiunto - diano conto ai calabresi di questo scempio, di questo indecoroso furto. chiamino alle loro responsabilità gli inetti che hanno nominato nelle strutture commissariali. e soprattutto, ci dicano che fine hanno fatto i 70 milioni mancanti". L'ultima parte del suo intervento, Tallini l'ha dedicata per informare il Consiglio di aver dato ad un gruppo di esperti in diritto costituzionale, a predisporre una legge regionale "che ci faccia riappropriare della competenza in materia di sanità.

Sappiamo che ciò provocherà uno scontro istituzionale, ma non possiamo tirarci indietro. Se il Governo fosse stato più dialogante e giusto, non saremmo arrivati a questo. Se il Governo avesse fatto il suo dovere verso la Calabria, non saremmo arrivati a questo. Non ci arrendiamo".


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