Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
CHARLOTTESVILLE, 16 AGOSTO - Il presidente americano Donald Trump è tornato a parlare degli incidenti avvenuti a Charlottesville, affermando: "Non ho aspettato a lungo, volevo essere sicuro, a differenza della maggior parte dei politici, che ciò che dicessi fosse corretto, e non fare una dichiarazione affrettata". Poi fa marcia indietro rispetto alle dichiarazioni del giorno precedente e attacca: è colpa di entrambe le parti, anche la sinistra estremista condivide la responsabilità per le violenze ma "nessuno vuole dirlo". [MORE]
Solo due giorni dopo gli scontri era arrivata la condanna verso i gruppi suprematisti bianchi. Posizione che il presidente Usa ha tenuto per meno di un giorno. Le parole di Trump sono state subito accolte con favore da David Duke, ex leader del Ku Klux Klan presente sabato alla manifestazione organizzata dai gruppi di estrema destra contro il progetto della città della Virginia di abbattere la statua del generale confederato Robert E Lee: "Grazie presidente per la vostra onestà e per il coraggio di dire la veritù su Charlottesville e condannare i terroristi di sinistra".
Ad opporsi all’ultima versione del presidente Usa è l'ex candidato repubblicano alla Casa Bianca, Mitt Romney, che dal suo profilo Twitter treplica: "No, non è la stessa cosa. Una parte è razzista, intollerante, nazista. L'altra si oppone a razzismo e intolleranza. Universi moralmente diversi". Anche il presidente della Camera, il repubblicano Paul Ryan, su Twitter scrive: "Dobbiamo essere chiari. La supremazia bianca è ripugnante".
Giuseppe Sanzi
(fonte immagine cbsnews.com)