Caso Caridi, il Senato vota sì all'arresto ma lui si difende: «Accusa sconvolgente e ingiusta»
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ROMA, 4 AGOSTO - Con 154 voti a favore il Senato ha dato il via libera per l’arresto del senatore Gal, Antonio Stefano Caridi. I no sono stati 110, 12 gli astenuti. La votazione è avvenuta con voto segreto, come richiesto dai senatori di Gal, nonostante il Pd avesse proposto il voto palese. [MORE]
La votazione è avvenuta dopo che ieri la Giunta per le immunità aveva dato l'ok, con 12 voti a favore, 7 contrari e un astenuto, alla richiesta trasmessa dai magistrati di Reggio Calabria che accusano il senatore di essere al vertice della cupola segreta della 'ndrangheta. Pd, M5S e Lega avevano votato 'sì', FI, Gal e Idea 'no', Andrea Augello (Cor) si era astenuto e Dario Stefano (Misto) e Nino D'Ascola (Ncd) non avevano votato.
«Un'accusa sconvolgente e ingiusta», perché «mai ho avuto rapporti né ho stretto patti - ha detto - con il crimine organizzato, mai ho fatto parte di logge segrete, non ho mai svenduto il mio ruolo. Non c'è un fatto che dimostri l'infamante accusa che mi viene rivolta», è la difesa di Caridi poco prima della votazione. Il senatore ha lasciato l’aula di Palazzo Madama commosso, quasi fino alle lacrime. Baci e abbracci da numerosi colleghi del centrodestra.
«Ovviamente ci consegneremo noi», ha detto l’avvocato Valerio Spigarelli, legale del senatore, che subito dopo la chiusura della seduta lo ha accompagnato a costituirsi nel carcere di Rebibbia, a Roma.
Giuseppe Sanzi
(fonte immagine tgcom24.mediaset.it)