Calcio - il TAS accoglie il ricorso, Milan riammesso in Europa League
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Calcio - il TAS accoglie il ricorso, Milan riammesso in Europa League

venerdì 20 luglio, 2018

LOSANNA, 20 LUGLIO – È arrivata la notizia più attesa dai tifosi rossoneri: il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna ha parzialmente accolto il ricorso che era stato presentato dalla dirigenza milanista e per il Diavolo si riaprono dunque le porte delle competizioni europee per club. Il TAS ha infatti deciso di rinviare il nuovamente il dossier al confronto diretto con la UEFA, affinché sia comminata una pena proporzionata e venga rivalutata la possibilità di un accordo che riconduca il club di via Aldo Rossi all’interno dei paletti imposti dal fair play finanziario. [MORE]

Nel primo grado del giudizio sportivo, l’Adjudicatory Chamber dell’UEFA aveva riscontrato il mancato adempimento, da parte dell’AC Milan, del requisito del pareggio di bilancio (“break-even requirement”), previsto dagli articoli 58-63 del Regolamento UEFA sul Club Licensing and Financial Fair Play ed aveva, pertanto, decretato l’esclusione del Milan dalla prossima Europa League. Il 4 luglio 2018, poi, il Milan ha depositato un appello presso il TAS, chiedendo l’annullamento della decisione dell’Adjudicatory Chamber. La procedura arbitrale è stata condotta da un Collegio del TAS composto dal tedesco Ulrich Haas (Presidente), dallo svizzero Pierre Muller e dal britannico Mark Hovell, i quali hanno rigettato la richiesta del Milan di ordinare all’UEFA la conclusione di un accordo transattivo, ma hanno stabilito che la decisione dell’Adjudicatory Chamber dell’UEFA di escludere la squadra dalle competizioni per club da essa organizzate non fosse proporzionata.

Il Collegio ha emanato tale decisione senza motivazioni, che verranno rese in data successiva, tuttavia l’organo giudicante ha esplicitamente affermato che alcuni elementi rilevanti non fossero stati adeguatamente considerati dall’Adjudicatory Chamber o quantomeno che gli stessi non potessero essere adeguatamente considerati al momento dell’emanazione della decisione appellata (il 19 giugno 2018), tra cui, in particolare, l’attuale situazione finanziaria del club, significativamente migliorata in seguito al recente cambio di proprietà. Si può dunque a tutti gli effetti affermare che l’uscita di scena di Mr. Li – tra l’altro da oggi indagato per falso in bilancio dalla Procura di Milano – sia risultata decisiva per ottenere il parere favorevole del TAS, evidentemente convinto soprattutto dal piano di stabilità pluriennale con cui il fondo Elliott intende risanare e rifinanziare il club.

Ha però indubbiamente giocato un ruolo decisivo anche la differente composizione del team legale del Milan, più ricco rispetto al primo grado dal punto di vista della competenza sportiva con gli innesti di Antonio Rigozzi e di Ian Lynam, oltre a consulenti specializzati in materia finanziaria. Il risvolto procedurale più importante è stato l’accoglimento da parte del TAS della richiesta di esibizione degli atti relativi ai precedenti analoghi, sempre negata dalla UEFA in ossequio al proprio principio di giustizia sportiva in base al quale “ogni caso fa storia a sé”. Differente invece l’approccio del TAS, che non è legato ai medesimi principi della giustizia domestica UEFA. Così, una volta ammessi gli atti dei precedenti, è stato più facile per gli avvocati rossoneri perseguire la strategia di contestare la carenza di proporzionalità nella sanzione comminata dall’Adjudicatory Chamber rispetto ad altri recenti scostamenti significativi dalla “break even rule” (in particolare, il Milan aveva fatto riferimento ai casi di City, PSG ed Inter). Importante, infine, anche il fatto che con l’ingresso di Elliott il maxi-debito di Yonghong Li è divenuto del tutto irrilevante dal momento che proprio l’hedge fund statunitense ne era il principale creditore.

Pochi minuti dopo il comunicato del TAS, anche i rappresentanti del fondo Elliott hanno voluto diffondere una nota ufficiale, in cui si afferma che: “Il Milan guarda avanti, con un nuovo proprietario, Elliott Advisors, per tornare alla piena solidità sportiva e finanziaria, impegnandosi a rispettare le regole del Financial Fair Play della UEFA. La vittoria legale di oggi è un primo passo importante nella ricostruzione del Milan: questa ricostruzione non sarà un progetto a breve termine e c’è un bel po’ di duro lavoro che Elliott è pronto a fare. Elliott è però felice di aver potuto supportare il Milan davanti al TAS e che il nostro intervento abbia permesso il conseguimento di questo risultato positivo per il club. Giocare in Europa è parte del patrimonio del Milan ed esserne esclusi sarebbe stato davvero un peccato. Ora lavoreremo duramente per ricostruire la credibilità del club con la UEFA e per dimostrare di poter conquistare nuovi successi sul campo nel pieno rispetto delle regole del Financial Fair Play della Uefa”.

 

Francesco Gagliardi

 

Fonte immagine: ilsole24ore.com


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