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ROMA, 19 APRILE- Il 4 maggio si terranno le elezioni parlamentari in Algeria ed il paese è nel vivo della campagna elettorale. Come è consuetudine in vista di una tornata elettorale, i partiti in competizione promuovono i propri candidati anche tramite gli usuali cartelloni elettorali. In determinate zone del paese, tuttavia, i manifesti di alcuni partiti presentano una particolarità: le candidate femminili sono senza volto; al suo posto, un ovale bianco contornato dal tradizionale velo nero. [MORE]
L'affissione dei manifesti incriminati, presenti soprattutto in province rurali come quella di Arreridj, sembra coinvolgere almeno 5 partiti, incluso il Fronte delle Forze Socialiste (FFS), una forza politica teoricamente progressista e all'opposizione. Il funzionario dell'FFS Hassen Ferli, come riporta la BBC, ha incolpato il team di comunicazione del partito per gli "spiacevoli" manifesti, dichiarandoli "incompatibili con i valori del partito stesso". Le autorità elettorali algerine hanno concesso alle varie compagini politiche due giorni per inserire le foto delle proprie candidate, sottolineando l'illegalità della pratica messa in atto.
Fatma Tirbakh, candidata per il Fronte Nazionale per la Giustizia Sociale (FNJS), partito di matrice nazionalista, si è pronunciata sulla vicenda su Ennahar TV. Parlando senza mostrare il proprio volto, tramite un avatar vuoto, ha dichiarato: "Poter vedere la mia foto è una cosa importante, credo. Ma provengo da una regione meridionale. Onestamente parlando, è estremamente conservatrice…è per questo che la mia foto non viene usata". Ha inoltre spiegato che è stata la sua famiglia insistere affinchè la sua immagine non comparisse in televisione, ma che la stessa non abbia mai osteggiato la sua carriera di parlamentare.
La questione del coinvolgimento delle donne nella vita politica è stata disciplinata, in Algeria, da una legge del 2012 che impone a ciascun partito di presentare liste in cui la componente femminile rappresenti almeno il 20% delle candidature, fino ad un massimo del 50%. La legge ha condotto a risultati positivi, con un incremento delle donne elette all'Assemblea dal 7 al 31% nell'anno della sua promulgazione, ma la strada verso la parità di genere appare ancora lunga.
La vicenda dei manifesti senza volto e le emblematiche dichiarazioni della Tirbakh in merito, infatti, evidenziano la permanenza di un problema di tipo culturale che non affligge solo l'Algeria: nel 2011, ad esempio, in occasione delle elezioni parlamentari egiziane, i partiti salafiti sostituirono la foto delle candidate donne con l'immagine di un fiore.
foto: bbc.com
fonte: bbc.com, Il Post
Marta Pietrosanti