Valeria Solesin, testimonianza del fidanzato: "Mi sono finto morto e sono stato abbracciato a lei"

domenica 22 novembre, 2015

VENEZIA, 22 NOVEMBRE 2015 - Andrea Ravagnani, fidanzato di Valeria Solesin, la cui salma è rientrata oggi in Italia, ai Carabinieri di Venezia avrebbe raccontato quanto accaduto venerdì 13 novembre durante la strage al Bataclan. Secondo quanto appreso dai media locali, il compagno della sociologa ricercatrice morta nell'attentato all'interno del locale francese e rivendicato dal sedicente Stato Islamico, avrebbe dichiarato quanto segue: "Per due ore mi sono finto morto e sono stato abbracciato a Valeria. I terroristi dell’Isis passavano tra i feriti del teatro Bataclan per dare il colpo di grazia alle vittime".

Oltre a Ravagnani, gli inquirenti avrebbero raccolto anche le testimonianze della sorella e del suo fidanzato. Tutti e tre i giovani erano al teatro Bataclan e, da quanto appreso, avrebbero confermato che Valeria è stata uccisa dai terroristi dell'Isis.

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In base alla ricostruzione della vicenda, sembrerebbe che Valeria sia stata una delle prime vittime degli attentatori: è stata colpita sulla parte sinistra del volto, dall'alto verso il basso, da un proiettile di kalashnikov. Il proiettile sarebbe arrivato fino ai polmoni per poi uscire dalla schiena. La ricercatrice sarebbe morta in pochi istanti. Il suo fidanzato l'avrebbe tenuta stretta a sé, fingendosi morto, fino all'arrivo della Polizia. Poi, sempre secondo a quanto appreso dai media locali, sembrerebbe che nel caos il gruppo di amici si sia separato, pensando che Valeria non fosse morta, ma vagante forse in stato confusionale e senza documenti. La speranza dei giovani e del suo fidanzato di poter riabbracciare Valeria, però, è stata resa vana quando è arrivata la notizia del ritrovamento del corpo esanime della ricercatrice. I funerali di Valeria Solesin si terranno a Venezia martedì 24 novembre alle ore 11 presso Piazza San Marco.

Luigi Cacciatori

Immagine da secondopianonews.com

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