Usa, la giustizia blocca Trump sulla fine del programma "Dreamer"
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WASHINGTON, 10 GENNAIO - La giustizia americana ha temporaneamente bloccato la decisione dell'amministrazione Trump di mettere fine al programma "Dreamer", cioè le persone (circa 800mila) arrivate negli Stati Uniti da bambini con genitori immigrati illegali. Il giudice distrettuale William Alsup ha accolto la richiesta di fermare l'ordine del presidente americano sul termine del Deferred Action for Childhood Arrivals, almeno finché le varie cause avviate non saranno risolte. Il programma, nelle intenzioni di Trump, dovrebbe chiudersi il prossimo 5 marzo. [MORE]
La decisione rappresenta un nuovo schiaffo al presidente americano sul fronte dell'immigrazione, lasciando di fatto in vigore le norme dell'era Obama. E arriva mentre sono in corso le trattative per risolvere l'impasse sui Dreamer. Il primo incontro fra democratici e repubblicani si è tenuto nelle ultime ore e, secondo la Casa Bianca, è stato positivo. Il nodo da sciogliere è la volontà di Trump di legare il programma sui Dreamer al muro con il Messico, al quale i democratici si oppongono
Trump aveva infatti dichiarato a settembre che avrebbe abrogato il programma Daca - il piano di tutela per i "dreamers" - ma che avrebbe posticipato di sei mesi, fino a marzo, l'applicazione di questa decisione, perché il Congresso trovasse nel frattempo una soluzione per questa popolazione.
Durante il mandato di Barack Obama, questi giovani immigrati erano protetti dal rischio espulsione dagli Stati Uniti. Il programma ha permesso ai giovani immigrati in situazione illegale di lavorare e studiare legalmente negli Stati Uniti.
Giuseppe Sanzi
(fonte immagine metro.co.uk)