Urbino, per Ognissanti la mostra “ARTE E POTERE. in dialogo con Federico da Montefeltro”
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La mostra di Vittorio Sgarbi alle Sale del Castellare di Urbino si è arricchita di due nuove opere degli artisti Giuseppe Bergomi e Giuseppe Ducrot. Un motivo in più per visitarla nel lungo ponte di Ognissanti. A seicento anni dalla nascita del duca Federico da Montefeltro, Urbino celebra il suo grande signore, condottiero e umanista con una mostra di arte contemporanea che pone l’attenzione sul rapporto tra gli artisti e i potenti in ogni campo, dalla politica alla finanza allo sport. La mostra “Arte e Potere. In dialogo con Federico da Montefeltro” è visitabile tutti i giorni, compreso martedì 1 novembre.
Le due nuove opere volute in mostra dal curatore Vittorio Sgarbi sono “Il conte Aldo Maria Brachetti Peretti" di Giuseppe Bergomi e "Ritratto d’uomo. Principe di Raffadali” di Giuseppe Ducrot. Nelle Sale di Palazzo Ducale sono esposte le opere di nove artisti contemporanei, prodigi di tecnica, virtuosismo e di invenzione: Giuseppe Bergomi, Bertozzi & Casoni, Tullio Cattaneo, Giuseppe Ducrot, Marco Lodola, Igor Mitoraj, Livio Scarpella e Ivan Theimer. Si tratta di sculture realizzate su commissione, pubblica o privata, per celebrare un fatto o qualificare un luogo o ancora per esaltare la gloria individuale. E per capire quanto la grandezza possa trovare ancora nell’arte un mezzo per rappresentare se stessa e quanto il potere possa essere impiegato per migliorare il mondo.
Come sottolinea il curatore Vittorio Sgarbi: «Federico da Montefeltro è vivo. Ho voluto immaginare che egli continui ad esercitare il suo potere con l’arte, con l’architettura, con la scultura, la pittura, come ha fatto con Piero della Francesca, con Francesco Giorgio Martini. Ci sono oggi dei segnali che vanno in questa direzione, attraverso sindaci, istituzionali regionali e nazionali. In mostra sono esposti alcuni ancora rari e notevolissimi esempi di commissioni pubbliche che contemplano insieme l’esigenza celebrativa e la libertà creativa degli artisti. Proprio in questo spirito, di fertili e fruttuosi rapporti fra arte e potere in una grande città rinascimentale come Urbino, che riafferma la propria presenza nella contemporaneità, si ripete l’esempio, nel modo più originale e stimolante, senza retorica commemorativa, di Federico da Montefeltro. Una selezione di artisti liberi, di eccezionale qualità, che abbiano operato in regime di commissioni pubbliche, senza nascondersi dietro la copertura e l’impegno sociale, ma in nome dei valori assoluti della invenzione, della creatività e della bellezza».
La mostra “Arte e Potere” è visitabili nei seguenti orari: lunedì ore 10-14, da martedì a domenica ore 10-18. Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura.
Il visitatore può ammirare ad Urbino opere celebrative come il “Mario Balotelli” di Livio Scarpella, autore anche del monumento a Niccolò Paganini e del “San Bartolomeo”. Svetta la stele bronzea di Ivan Theimer realizzata in onore di Vittorio Sgarbi per la violazione dell'embargo in Libia, posta in dialogo con il busto spezzato di Igor Mitoraj e le due sculture di Tullio Cattaneo per le nicchie della navata laterale della cattedrale di Noto, il “San Matteo” e il “San Giacomo Maggiore”. Le ceramiche policrome di Bertozzi & Casoni omaggiano invece le quattro stagioni di Arcimboldo aggiungendone una quinta, le sculture di Giuseppe Bergomi raffigurano santi e allegorie, mentre Giuseppe Ducrot è in mostra anche con un “San Matteo” in bronzo. Luminosissima, infine, la scultura in lamiera zincata e led di Marco Lodola dai colori pop e forme sintetizzate, tipica del suo stile vintage anni ‘50.
La mostra è realizzata dal Comune di Urbino, con il sostegno e il patrocinio del Comitato nazionale per la celebrazione del sesto centenario della nascita di Federico da Montefeltro, e dalla Regione Marche, in collaborazione con la Galleria Nazionale delle Marche. L’organizzazione è affidata a Maggioli Cultura.
Per informazioni: Info Point IAT tel. 0722 378 205 / 0722 2613 - [email protected]
www.vieniaurbino.it